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Alto rappresentante in Bosnia, si modifichi la legge elettorale

Emendamenti tecnici per garanzia di voto. No a criminali di guerra 

Alto rappresentante in Bosnia, si modifichi la legge elettorale

Redazione Ansa

SARAJEVO, 26 MAR - L'Alto rappresentante internazionale in Bosnia-Erzegovina Christian Schmidt, facendo uso dei suoi poteri speciali anche in campo legislativo, ha annunciato oggi l'imposizione di emendamenti e modifiche alla legge elettorale del Paese balcanico. Parlando in una conferenza stampa a Sarajevo, Schmidt - la cui legittimità non è riconosciuta dall'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina (la Republika Srpska) e dal suo leader Milorad Dodik - ha affermato che si tratta di modifiche di carattere tecnico e procedurale il cui obiettivo è di garantire l'integrità, la trasparenza e la regolarità del processo elettorale al fine di evitare tentativi di frodi e brogli.

"Oggi ho fatto quello che andava fatto già anni fa. È necessario garantire elezioni libere e regolari per tutti i cittadini della Bosnia-Erzegovina", ha detto il diplomatico tedesco. "I cittadini devono essere sicuri che i politici incaricati di prendere decisioni importanti siano stati realmente scelti legittimamente dai loro elettori, che i loro voti siano stati conteggiati correttamente e che tali politici rappresentino gli interessi dei cittadini", ha aggiunto Schmidt. In base ai cambiamenti tecnici introdotti, la commissione elettorale centrale nomina i presidenti dei seggi, vengono introdotti scanner per la registrazione biometrica degli elettori, si intensifica la videosorveglianza ai seggi e si introducono regole sul finanziamento della campagna elettorale.

"Gli elettori non possono attendere dieci o quindici anni per accordi tra i partiti", ha ancora detto l'Alto rappresentante, che ha ricordato come a più riprese avesse invitato i politici ad adottare tali cambiamenti, cosa che non è avvenuta. "Mi dispiace per essere stato costretto a farlo io poiché penso che le soluzioni migliori siano quelle prese dalle forze politiche interne, governo e parlamento", ha osservato Schmidt secondo il quale tali emendamenti sono cruciali per garantire il cammino europeo della Bosnia-Erzegovina, che il 21 marzo scorso ha ottenuto dal Consiglio europeo il via libera all'apertura del negoziato di adesione alla Ue. Il suo ruolo (quello di Alto rappresentante), ha sottolineato, verrà meno quando la Bosnia-Ertzegovina entrerà a far parte della Ue.

Schmidt, con le sue decisioni, ha vietato al tempo stesso la candidatura alle elezioni di criminali di guerra condannati. E ha spiegato di aver mantenuto con ciò la promessa fatta a Srebrenica nel luglio scorso quando disse che è inaccettabile che persone condannate per crimini di guerra possano candidarsi e ricoprire cariche pubbliche. L'Alto rappresentante, figura prevista dall'accordo di pace di Dayton del 1995, ha il compito di vegliare sull'osservanza di tale documento che pose fine alla guerra del 1992-1995.

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