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Dombrovskis: "Unire il Mes al Patto di stabilità rende difficile fare progressi"

Il vicepresidente esecutivo della Commissione ammonisce il governo italiano: "Procedere a ratifica"

Dombrovskis: "Unire il Mes al Patto di stabilità rende difficile progressi"

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Se si inizia a collegare tutto con tutto, diventa più difficile fare progressi". Risponde così il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis, interpellato al termine dell'Ecofin sull'idea che l'Italia voglia trattare per la ratifica del Mes con la riforma del Patto di stabilità e la garanzia europea dei depositi bancari (Edis). "Il trattato di riforma del Mes è stato approvato da tutti, quindi è importante che gli Stati membri procedano alla ratifica; il ministro Giorgetti ha fornito anche alcuni aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori in Italia", ha poi aggiunto il lettone.

Nel corso della conferenza stampa Dombrovskis ha dichiarato anche che è "fondamentale che l'attuazione dei Piani di ripresa e resilienza continui ad avanzare rapidamente e senza intoppi", ricordando che "tutte le misure devono essere attuate entro il 2026".

Il Recovery "è già a metà del suo ciclo di vita e di recente sono stati apportati importanti cambiamenti e regolamenti nel contesto del RepowerEu, quindi ora è importante che gli Stati membri presentino i loro piani e si concentrino sull'attuazione", ha aggiunto. "La Commissione ha inoltre ricevuto la notifica da parte degli Stati membri dell'intenzione di richiedere ulteriori prestiti Pnrr per un importo di 148 miliardi di euro e ogni Paese interessato dovrebbe presentare una richiesta formale di prestito entro fine di agosto con la revisione del Pnrr con le ulteriori riforme e investimenti che giustificano il maggior fabbisogno finanziario: se tutte le richieste si concretizzeranno, rimarranno disponibili circa 80 miliardi di euro di prestiti", ha poi fatto sapere.

Dombrovskis ha anche sottolineato che "per mantenere l'inflazione sotto controllo, è necessario garantire che la politica fiscale sia in grado di garantire la stabilità dell'economia" e "rimanga prudente". Resta "fondamentale mantenere lo slancio delle riforme e degli investimenti previsti dai piani nazionali di ripresa e resilienza", sfruttando il fatto che "l'economia europea sta resistendo molto bene in un contesto globale molto difficile" e l'opportunità dovuta ai prezzi dell'energia che "sono diminuiti in modo significativo".

Queste prospettive più promettenti "comportano dei rischi", ha affermato riferendosi all'inflazione che "rimane persistentemente alta". "Questo potrebbe ulteriormente ridurre il potere d'acquisto delle persone e rallentare la crescita degli investimenti", ha detto Dombrovskis.

 

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