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Lindner: "Il Patto di stabilità va rafforzato, non indebolito"

Il ministro delle Finanze tedesco chiede "più responsabilità" nella riduzione del rapporto debito/Pil

Lindner: "Il Patto di stabilità va rafforzato, non indebolito"

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Il nostro obiettivo è rafforzare il Patto di stabilità e crescita, non indebolirlo, abbiamo bisogno di più responsabilità". Lo afferma il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner in un intervento sul Financial Times in cui chiede anche "disposizioni di salvaguardia per garantire un'effettiva diminuzione dei rapporti debito/Pil". Una riforma, afferma, "è accettabile solo se apportiamo miglioramenti significativi al quadro, in caso contrario, non sarebbe opportuno modificare le regole".

"La solidità delle finanze pubbliche è un prerequisito per consentire la crescita economica nell'Ue, dobbiamo assicurarci di disporre di riserve di bilancio per potenziali crisi future", afferma Lindner. E segnala che "il Patto di stabilità e crescita dell'Europa non ha soddisfatto a sufficienza le speranze riposte finora". Servono invece "regole di politica fiscale chiare, che assicurino finanze pubbliche solide all'interno dell'Ue" e una miglior applicazione.

Sull'ipotesi di piani di riduzione del debito in percorsi concordati dagli Stati Ue con la Commissione Ue sulla base dell'analisi di sostenibilità del debito, emersa nella comunicazione di novembre dell'esecutivo europeo, Lindner chiede che venga mantenuto "il carattere multilaterale della sorveglianza di bilancio dell'Ue".

"Norme di bilancio comuni devono garantire una riduzione rapida e sufficiente dei disavanzi e degli elevati rapporti debito/pil, consentendo nel contempo i necessari investimenti pubblici e privati e resta fondamentale migliorare la qualità delle finanze pubbliche dando priorità alla spesa", afferma richiamando ai limiti del deficit al 3% e del debito al 60% del prodotto interno lordo e chiedendo di mantenere la procedura di disavanzo eccessivo.

"Parametri di riferimento numerici comprensibili e comunemente concordati" sono "un requisito minimo per garantire rapporti debito/Pil in calo e parità di trattamento", afferma, chiedendo quindi "una regola di spesa semplice e trasparente per la riduzione del disavanzo" e "disposizioni di salvaguardia per garantire un'effettiva diminuzione dei rapporti debito/Pil". "La riforma deve rendere più chiare le regole. Inoltre, l'applicazione, così come la regolamentazione, è fondamentale, le norme e i regolamenti non possono essere una tigre di carta e la Germania valuterà le proposte legislative della Commissione, che prevediamo molto presto, su questa base". Secondo le attese la Commissione europea presenterà domani la propria proposta legislativa di riforma della governance economica.

Solo questo pomeriggio sarà ufficiale se la proposta legislativa arriverà al collegio dei commissari europei di domani. Il portavoce della Commissione europea Eric Mamer ha affermato, nel corso del briefing quotidiano con la stampa, che l'ordine del giorno completo sarà formalizzato solo più tardi, al termine della consueta riunione dei capi gabinetto. "È ovvio che il tema in discussione è effettivamente la riforma della governance economica", ha detto. "Dovremo aspettare che i capi di gabinetto abbiano terminato la loro riunione" questo pomeriggio "prima di poter confermare definitivamente l'ordine del giorno completo della riunione del collegio di domani".

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