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Qatargate: legale Tarabella, Panzeri mente, accuse incoerenti

Toeller: 'Ha già cambiato versione almeno una volta'

Qatar: legale Tarabella, Panzeri mente, accuse incoerenti

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Va sottolineato che il signor Panzeri, visto ciò che è uscito sulla stampa, ha manifestamente cambiato versione tra le sue prime accuse" a carico di Marc Tarabella "e le seconde. Quando qualcuno dice la verità, non ha bisogno di cambiare versione. Quindi almeno una delle due volte ha mentito e secondo noi mente ogni volta". Lo ha detto Maxim Toeller, il legale dell'eurodeputato socialista in carcere per il Qatargate, al termine dell'udienza sul riesame della custodia cautelare. "Le accuse" di Panzeri "sono incoerenti e infondate e lo dimostreremo", ha aggiunto.

La decisione sul ricorso contro l'estensione della custodia cautelare per Eva Kaili e Marc Tarabella sarà resa nota dalla Camera di Consiglio del tribunale di Bruxelles venerdì 3 marzo. Lo riferiscono i legali dell'ex vicepresidente del Pe e dell'eurodeputato belga al termine delle udienze di questa mattina. Entrambi si trovano in stato di detenzione preventiva nell'ambito del Qatargate.

Il legale dell'eurodeputato socialista ha osservato che "a leggere la stampa, Panzeri ha cambiato ancora versione" perché "prima parlava di presunte donazioni" a Tarabella, "poi le cifre sono diventate 120 mila euro, poi 140 mila euro, e ora sono salite a 250 mila: è lecito mettere in dubbio confessioni che cambiano più volte". "Vi ricordo - ha detto ancora il penalista - che durante le molteplici perquisizioni non è stato trovato nulla" e "la perizia finanziaria" condotta da parte di esperti esterni su richiesta del team legale del politico "è totalmente a favore di Marc Tarabella".

"Ad oggi non c'è la minima prova contro Marc Tarabella. Questa situazione è assurda", ha attaccato Toeller, soffermandosi anche sulla fuga di notizie sulla stampa. "E' inaccettabile che tutti i documenti del fascicolo finiscano sui giornali. Il segreto istruttorio è violato e con esso la presunzione di innocenza", ha evidenziato, sostenendo che i leak "sono sistematicamente orientati e a danno di Tarabella", poiché "nel dossier vi sono invece molti elementi a suo favore che non sono trapelati".

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