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Continua lo stallo sul decimo pacchetto di sanzioni alla Russia

Si cerca compromesso con Polonia per decimo pacchetto

Salta intesa su sanzioni Ue, nuova riunione domani mattina

Redazione Ansa

BRUXELLES - Continua ormai da ore lo stallo sul decimo pacchetto di sanzioni anti-russe in Europa. I prolungati contatti bilaterali tra la presidenza svedese dell'Ue e i singoli Paesi membri "non hanno ancora prodotto la fumata bianca", hanno spiegato fonti europee. La Polonia, quindi, sembrerebbe mantenere il punto sul divieto totale all'import di gomma sintetica russa. E il tempo corre: la procedura scritta, senza un'intesa di massima dei 27, non partirà infatti. L'obiettivo del via libera alle sanzioni anti-russe, per l'Ue, si allontana.

Di fronte al perdurare dello stallo sul decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia la presidenza svedese, venerdì mattina, aveva optato per sospendere la riunione del Coreper II e proseguire i negoziati con contatti bilaterali. Le distanze tra la Polonia, che insiste per il divieto totale della gomma sintetica russa, e diversi Paesi membri, Italia e Germania su tutti, restano.

L'obiettivo della presidenza svedese, a quanto si apprende è incassare l'ok politico delle capitali per lanciare comunque una procedura scritta sulla base del compromesso raggiunto mercoledì. Ovvero prima che la Polonia alzasse il tiro. Il lancio della procedura scritta avrebbe permesso, fermo restando il 'timbro' di tutte le 27 capitali europee, di arrivare comunque all'approvazione formale del decimo pacchetto in una manciata di ore.

L'intesa, politicamente, non sarebbe stata solidissima ma avrebbe permesso di rispettare l'impegno a mettere in campo nuove sanzioni anti-russe entro l'anniversario della guerra in Ucraina, come annunciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Varsavia aveva chiesto che già nel decimo pacchetto fossero inseriti il settore del nucleare e quello dei diamanti ma, al momento, è impossibile che ci sia una intesa dei Paesi membri su questo. Più aperta a diverse soluzioni la questione della gomma sintetica. La Commissione ha suggerito di fissare un limite di quote a 560.000 tonnellate metriche, ma il compromesso non ha soddisfatto Varsavia. Un nuovo punto di incontro andrà trovato fermo restando che, diverse cancellerie, inclusa Roma, hanno espresso nette riserve sugli effetti di tale misura.

I dubbi, spiegano diverse fonti diplomatiche, riguardano soprattutto i probabili effetti negativi dell'embargo sui prezzi e sulla competitività sia interna che esterna dell'Ue. E, allo stesso tempo, l'incertezza dell'impatto della misura sull'economia russa.

La Polonia, inoltre, ha insistito sull'inclusione di Rosatom nel pacchetto incontrando le resistenze di più Paesi, Ungheria, Bulgaria e Francia su tutti. Mentre sull'inclusione dei diamanti le riserve non verrebbero solo da alcuni delle cancellerie Ue (Belgio, innanzitutto) ma anche dalla Commissione, che vorrebbe prima coordinare la misura con i partner del G7.

"Nella notte di giovedì la Polonia aveva presentato una proposta di compromesso sull'importazione di gomma sintetica dalla Russia" che prevede "periodi di transizione adeguati e un meccanismo per ridurre la quota su base mensile", ha spiegato il rappresentante permanente polacco, Andrzej Sados ai cronisti. "Stiamo aspettando la posizione finale di due Stati membri che vogliono continuare a importare questi prodotti dalla Russia", ha aggiunto, auspicando "un loro feedback positivo".

Sulle altre questioni sollevate da Varsavia, c'è invece un'intesa di massima. "Abbiamo raggiunto un accordo politico sulle importazioni di diamanti in coordinamento con i partner del G7", ha spiegato Sados. E c'è un'intesa anche sui "prossimi passi da compiere per quanto riguarda il settore nucleare" su cui Kiev ha chiesto a più riprese un'azione per colpire il colosso energetico russo Rosatom.

Tra i punti concordati, anche le misure volte a sanzionare "individui ed entità responsabili delle deportazioni illegali di bambini ucraini", ha ricordato l'ambasciatore polacco. "La presidenza svedese ha assicurato a tutti gli Stati membri che lunedì inizieranno intensi lavori sulle sanzioni alla Bielorussia" ha concluso Sados.

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