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Von der Leyen, affrontare i movimenti secondari dei migranti

La Commissione non finanzierà il muro con la Turchia

Von der Leyen, affrontare i movimenti secondari dei migranti

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Vi è la necessità di affrontare il tema dei movimenti secondari dei migranti ma anche garantire di efficace solidarietà a Paesi in difficoltà". Lo si legge in un passaggio che la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha inviato ai leader europei in vista del vertice sull'immigrazione e l'economia della settimana prossima. La presidente sostiene che bisogna concentrasi sull'adozione della Roadmap di Dublino permettendo ai Paesi di lavorare meglio tra loro. Ma anche "intensificare" il sostegno ai Paesi sotto pressione, usando il meccanismo di redistribuzione volontaria, prodromo di uno "permanente". 

La Commissione europea non finanzierà la costruzione di un muro tra la Bulgaria e la Turchia. "La Commissione non finanzierà muri", ha detto il portavoce Eric Mamer nel corso del briefing quotidiano con la stampa, interpellato al riguardo. "Spetta agli Stati membri determinare quali sono i modi migliori per adempiere ai loro obblighi di protezione delle frontiere. L'Ue è lì per sostenerli in questo quadro. La Commissione finanzia misure e azioni, che contribuiscono alla buona protezione dei suoi confini, comprese le infrastrutture mobili e fisse" ma "non finanzierà la costruzione di muri".

"Il dossier migrazione non può essere gestito da un lato dagli stati membri e dall'altro dalla Commissione Europea ma va gestito insieme e siamo felici che il Consiglio abbia preso il dossier fra le mani e discuterà come portarlo su un binario comune: c'è sempre un coordinamento fra Stati membri e Commissione su dossier chiave". Lo ha detto un portavoce della Commissione rispondendo a una domanda posta da un giornalista sul viaggio della premier Meloni in Libia e su quello fatto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in Turchia. "Se un leader europeo decide di viaggiare in un Paese partner è una scelta bilaterale e in questo contesto i viaggi di Meloni e Tajani sono una procedura standard e se viaggiano portano la posizione europea: l'Italia sa qual è la posizione europea se si reca in Paesi come Egitto e Libia", ha aggiunto.

 

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