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Olocausto, Herzog: 'L'Europa non sarebbe ciò che è senza gli ebrei'. Metsola: 'Essere antisemiti è essere antieuropei'

Presidente di Israele al Parlamento Ue per la Giornata internazionale memoria Olocausto

Olocausto, Herzog: 'l'Europa non sarebbe ciò che è senza gli ebrei'. Metsola: 'essere antisemiti è essere antieuropei'

Redazione Ansa

BRUXELLES - "La spregevole 'soluzione finale' dei nazisti ha cercato di strappare la carne e il sangue dell'Europa. Perché proprio come l'umanità non sarebbe ciò che è senza l'Europa, l'Europa non potrebbe essere ciò che è senza gli ebrei". Così il presidente Israeliano Isaac Herzog, durante il suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo in occasione della Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto.

"Qualcuno può immaginare un'Europa senza le teorie di Sigmund Freud, senza il genio di Albert Einstein o Emmy Noether? Esiste un'Europa senza gli echi del pensiero di Karl Marx? Come si può concepire la filosofia europea senza Baruch Spinoza o Henri Bergson, o lo spirito della cultura europea privato di Amedeo Modigliani e Franz Kafka?", ha continuato Herzog durante il suo discorso in aula. "Quando stiamo insieme, qui, nel cuore pulsante dell'Unione europea, comprendiamo bene la missione della memoria che tutti condividiamo. Ma nei luoghi della memoria in cui ci rechiamo in pellegrinaggio, dobbiamo ricordare non solo l'Olocausto e la distruzione, ma anche la sacra alleanza forgiata in questo orribile disastro e santificare la memoria delle vittime", ha sottolineato il presidente.

"Ripeto quello che ho detto al Knesset: essere antisemiti significa essere antieuropei". Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, durante il suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo in occasione della Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto. "Dobbiamo parlare perché, nonostante decenni di sforzi, l'antisemitismo esiste ancora. L'odio trova ancora troppe voci che lo scusano. Troppe famiglie in Europa e nel mondo vivono con le valigie pronte davanti alla porta. Non possiamo permettere a nessuno di trovare conforto nell'ignoranza", ha spiegato Metsola.

"La nostra prima donna Presidente, Simone Veil, era lei stessa una sopravvissuta, cresciuta per cambiare il volto dell'Europa, e la sua eredità è presente in queste sale e palazzi. Ha capito che 'la neutralità aiuta solo l'oppressore'. E il Parlamento europeo si schiererà sempre da una parte: dalla parte del rispetto, dalla parte della dignità umana, dalla parte dell'uguaglianza, dalla parte della speranza", ha concluso Metsola.

"Non dobbiamo mai dimenticare i sei milioni di donne, uomini e bambini ebrei e tutte le altre vittime, tra cui centinaia di migliaia di Rom, uccisi durante l'Olocausto". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in una nota. "Quest'anno sarà caratterizzato dal ricordo della resistenza e dell'insurrezione ebraica nell'Europa occupata dai nazisti: commemoreremo l'80esimo anniversario d'importanti insurrezioni, come quella del ghetto di Varsavia del 19 aprile 1943, che divenne un simbolo della resistenza ebraica e della brutalità del regime nazista".

Von der Leyen però ricorda che ci furono "anche altri atti di resistenza, come in Belgio, dove, quello stesso giorno, tre membri della resistenza - Robert Maistriau, Youra Livchitz e Jean Franklemon - sabotarono un treno diretto ad Auschwitz con ebrei condannati a morte. Altri riuscirono in seguito a fuggire da quel treno, 120 sopravvissero. Ci furono altre rivolte di cui si parla meno: nei campi di concentramento e di sterminio di Treblinka e Sobibor o nel ghetto di Białystok. Perché le vittime ebree non erano passive, ma organizzavano la resistenza contro i nazisti".

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