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Corte Ue, equiparare il Kosovo a un Paese terzo non viola il diritto

La sentenza è arrivata in occasione della decisione della Commissione che ha introdotto il Paese nella Berec

Corte Ue, equiparare il Kosovo a un Paese terzo non viola il diritto

Redazione Ansa

BRUXELLES - La Corte di giustizia dell'Ue ha annullato la decisione della Commissione europea che ha ammesso la partecipazione del Kosovo all'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Berec). Tale annullamento, tuttavia, non va ricollegato al mancato riconoscimento del Kosovo come Stato sovrano da parte dell'Ue e di alcuni Stati membri.

Facendo riferimento al parere della Corte internazionale di giustizia del 2010 sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo, i giudici di Lussemburgo hanno chiarito che il Kosovo può essere equiparato a un "Paese terzo" senza violare il diritto internazionale.

La Corte Ue, tuttavia, ha annullato la decisione dell'esecutivo comunitario, contestando il fatto che non fosse competente a prendere tale decisione. Con la sentenza odierna, è stata annullata sia la decisione della Commissione europea sia la sentenza precedente del Tribunale dell'Ue che aveva respinto il ricorso presentato nel 2019 dalla Spagna, uno dei cinque Stati membri dell'Ue che non riconosce il Kosovo. La sentenza giunge a poco più di un mese dalla presentazione ufficiale della domanda di adesione all'Ue da parte delle autorità di Pristina. Un caso senza precedenti nella storia dell'allargamento dell'Unione che si trova a decidere sull'ammissione di uno Stato la cui indipendenza non è riconosciuta da cinque suoi membri: oltre alla Spagna, anche Grecia, Cipro, Romania e Slovacchia. La settimana scorsa la presidenza svedese del Consiglio dell'Ue ha avviato una consultazione tra gli Stati membri prima di decidere sui prossimi passi.

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