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In Ue quota del gas al 24%, balzo rinnovabili al 18%

Srm-Intesa e Politecnico Torino, petrolio domina ma in calo

IL GAS TORNA A CRESCERE, SPAGNA E POLONIA BOCCIANO PRICE CAP

Redazione Ansa

MILANO, 01 DIC - Negli ultimi venti anni la struttura del mix energetico dell'Unione Europea si è notevolmente modificata. E' quanto emerge dal quarto Med & Italian Energy Report, realizzato da Srm, centro studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo, e l'Esl@Energy center del politecnico di Torino. Dal 2000 al 2020 il petrolio è ancora la principale fonte energetica, ma la sua quota è diminuita di 6 punti percentuali, passando dal 38,7% al 32,7%. È aumentata la quota del Gas dal 20,6% al 24,4%. Balzo di rinnovabili e biocarburanti che hanno guadagnato più di 11 punti percentuali passando da una quota del 6,4% ad una del 17,9%.

 Il rapporto Med & Italian energy report, presentato nel corso di una iniziativa al parlamento europeo a Bruxelles, prosegue nella valutazione della situazione energetica attuale e delle prospettive future nella regione del Mediterraneo, concentrandosi quest'anno in modo particolare sui combustibili alternativi (sia biocarburanti che sintetici), che bene si sposano con un approccio di economia circolare e potrebbero essere importanti nel sostenere la decarbonizzazione, in particolare quella del trasporto marittimo.

Il sud del Mediterraneo, secondo lo studio, diventa quindi strategico per superare la crisi ed impostare i futuri equilibri energetici, non solo per i combustibili fossili. Il ritmo di crescita della capacità rinnovabile in Medio Oriente e Nord Africa dovrebbe aumentare di oltre il 100% nei prossimi 5 anni, passando da 15 Gw a oltre 32 Gw. L'espansione della capacità è concentrata in cinque Paesi: Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Israele, Egitto e Marocco. Un'altra opportunità per attuare la decarbonizzazione sarà rappresentata agli investimenti nell'idrogeno; Marocco ed Emirati Arabi Uniti hanno già elaborato Road Map e sottoscritto memorandum sul tema dell'idrogeno verde.

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