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Commissione Ue a Stati membri, presto schema su price cap al gas

'In tempo utile perché ministri energia ne discutano il 24/11'

Commissione Ue a Stati membri, presto schema su price cap al gas

Redazione Ansa

BRUXELLES - "La Commissione presenterà uno schema dettagliato di proposta per un meccanismo di correzione del mercato ("tetto temporaneo del prezzo del gas") che tenga conto delle condizioni e delle garanzie richieste dagli Stati membri, in tempo utile perché i Ministri ne possano discutere alla riunione dei ministri dell'energia del 24 novembre". E' quanto viene sottolineato in una lettera - visionata dall'ANSA - firmata da Ursula von der Leyen e dal premier ceco Petr Fiala e presentata questa mattina alla riunione dei Rappresentanti dei 27.

"Nel corso del prossimo anno, è probabile che i mercati rimangano ristretti. La Commissione sarà pronta a presentare al prossimo Consiglio europeo la valutazione di una potenziale carenza di forniture di gas. La nostra sfida principale, quindi, è quella di assicurarci di avere a disposizione una quantità sufficiente di gas prima dell'inverno 2023/24 per il riempimento degli stoccaggi. Per questo è necessario accedere ai mercati in modo più coordinato, nell'ambito della nostra piattaforma energetica comune per l'aggregazione della domanda e l'acquisto congiunto, mantenendo i nostri sforzi per la riduzione della domanda e cercando di stabilizzare i mercati e i prezzi", si legge nella lettera. con la quale, di fatto, von der Leyen ha voluto rispondere alle sollecitazioni, per iscritto prima, all'Eurocamera poi, arrivate dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

"Parallelamente, la Commissione sta rendendo operativa la Piattaforma energetica dell'Ue con la proposta legale della Commissione del 18 ottobre. Una volta adottata, la Commissione inizierà a raccogliere offerte di domanda e di fornitura e organizzare gare d'appalto per la domanda da parte dell'UE e della Comunità dell'energia, compresa l'Ucraina e la Moldavia. La Commissione sta accelerando i suoi sforzi diplomatici nei confronti dei Paesi e delle società produttrici di gas", si legge nel testo co-firmato dalla Commissione e dalla presidenza ceca.

Nella Commissione è emersa "una grave mancanza di azione, che comporta gravi conseguenze: forse la più dura recessione dal secondo dopoguerra e il rischio di perdere il sostegno delle opinioni pubbliche alla nostra politica su Russia e Ucraina". La frustrazione delle delegazioni fa eco a ciò che Charles Michel ha scritto nella sua lettera e ha detto all'Eurocamera". E' quanto spiegano all'ANSA fonti europee a margine della Riunione dei Rappresentanti dei 27 (Coreper) dove, viene sottolineato, diverse delegazioni hanno rimarcato la necessità di avere una proposta legislativa della Commissione per limitare i prezzi del gas.

Una proposta sul price cap temporaneo e dinamico va messa sul tavolo in tempo utile per il Consiglio Affari Energia o c'è il rischio che alcuni Paesi, inclusa l'Italia, costituiscano un blocco di minoranza per porre il veto sull'intero pacchetto energia. E' quanto è emerso, come viene riferito all'ANSA da più fonti europee, nel corso della riunione dei Rappresentanti dei 27 (Coreper I) che in agenda aveva proprio il punto della crisi energetica.

Una richiesta ferma della proposta sul tetto temporaneo al prezzo del gas, si apprende ancora, è stata avanzata da Italia, Belgio, Grecia, Polonia, Lituania, ai quali si è aggiunta anche la Spagna, che per popolazione è decisiva nel formare il cosidetto blocco di minoranza: la maggioranza qualificata in Consiglio Ue prevede il sì di almeno 15 Paesi membri su 27 e che rappresentano il 65% della popolazione come soglia minima.

"Insistiamo sulla consegna della proposta da parte della Commissione prima del Consiglio del 24, altrimenti è difficile per noi sostenere l'attuale regolamento", è stato il netto messaggio - riferiscono le stesse fonti - inoltrato dal gruppo di Paesi. Ma l'invito alla Commissione ad accelerare è arrivato anche da chi, sul price cap resta scettico. "Invitiamo la Commissione a organizzare discussioni più tecniche sul price cap, sono troppe le questioni in gioco per commettere errori", ha spiegato il rappresentante della Germania ponendo l'accento, al pari dell'Olanda, sulla necessità di alcune garanzie sui cui accordarsi nella messa a punto del corridoio dei prezzi.

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