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Riforma del Patto di Stabilità, Gentiloni: tempi cambiano, serve percorso realistico

Il commissario Ue all'Economia: 'Anche all'Italia interessa il calo del debito'

Paolo Gentiloni

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Quel che che conta è che ci sia un trend di riduzione del debito. Questo è quello che conta e questo credo sia anche l'interesse dei singoli Paesi, penso ci sia un interesse a una tendenza alla riduzione credibile, plausibile" del debito. Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni interpellato su quale sarebbe, con le nuove regole del patto di Stabilità, l'impegno sul bilancio pubblico per un Paese ad alto debito come l'Italia.

"Vogliamo mettere finalmente sullo stesso piano crescita e stabilità e lavorare efficacemente per raggiungere entrambi", ha affermato Gentiloni in merito alla proposta della Commissione di riforma della governance Ue. "Le proposte che presentiamo oggi mirano a conciliare tre imperativi", "complementari e non contraddittori": "sostenere la crescita e migliorare la sostenibilità del debito", "rafforzare la titolarità nazionale delle decisioni economiche, politiche fiscali, riforme e investimenti". E "semplificare le nostre regole pur preservando la loro intelligenza".

"I tempi cambiano i trattati sono stati firmati molto tempo fa. E' cambiata la situazione in cui queste regole sono state decise. Cambiamenti sono avvenuti in questi anni e decenni". Così il commissario Ue all'Economia sulle proposte di riforma del Patto di Stabilità. "Nel complesso parte delle nostre regole hanno un buona funzione come la regola del 3% che è stata utile per segnlare ai governami che il denaro non è gratis", non altrettanto per la regola del 60% che "forse non ha avuto successo perché la regola è diventata più e più irrealistica". "Quando hai un percorso irrealistico alla fine non hai alcun patto".

"Abbiamo solo avuto discussioni iniziali con il nuovo governo, ne abbiamo avute di più approfondite con il vecchio governo, non dubito che l'Italia farà sentire la sua voce in questa discussione". Lo ha detto in Mercalli proposta di riforma del patto di stabilità il commissario all'economia Paolo Gentiloni parlando con la stampa.


"Sostenibilità del debito e crescita vanno di pari passo. Il nostro nuovo Patto di stabilità e crescita si concentrerà su ciò che conta. Abbiamo bisogno di un quadro comune semplice e trasparente e di una più forte titolarità degli Stati membri". Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Questo Patto di stabilità e crescita intelligente produrrà risultati, grazie a maggiori responsabilità e meccanismi di applicazione più forti", evidenzia.

"Consideriamo le idee presentate oggi come un primo passo verso la modernizzazione del Patto. Vediamo diversi elementi positivi che sono in linea con la posizione olandese, come una maggiore attenzione al medio termine, ai Paesi con un debito elevato, agli investimenti e alle riforme. Allo stesso modo, una maggiore titolarità nazionale deve essere accompagnata da una supervisione efficace per garantire progressi sufficienti verso la riduzione del debito. Attendiamo con ansia uno scambio di opinioni su questi temi con la Commissione e gli altri Stati membri". E' quanto dichiara la ministra delle Finanze olandese Sigrid Kaag.

La Commissione ha adottato la comunicazione di orientamento per la riforma della governance economica Ue. La spesa primaria netta (ovvero senza tener conto delle spese per interessi sul debito) sarà utilizzata come indicatore per definire i percorsi di aggiustamento fiscale e per la sorveglianza dei conti pubblici. Il nuovo sistema prevede che la Commissione e gli Stati concordino un percorso di aggiustamento dei conti in 4 anni (estendibili a 7) indicando riforme prioritarie e investimenti. Il piano di rientro dovrà essere approvato dal Consiglio e la sua applicazione sarà monitorato periodicamente.

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