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Ue alla Russia, i visti non basteranno più a garantire l'ingresso

'Guardie frontiera controllino, nuovi visti siano massimo di 90 giorni'

la commissaria Ue per gli affari interni, Ylva Johansson

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Ue oggi emette nuove linee guida agli Stati membri in cui precisa che per i cittadini russi non sarà più sufficiente essere in possesso di un visto Schengen per essere ammessi all'interno dell'Ue. Le guardie di frontiera dovranno fare "controlli di sicurezza aggiuntivi". I visti Schengen per i russi potranno poi essere emessi solo fino a 90 giorni.

La Commissione Ue chiede agli Stati membri di "rivedere" o "revocare" i visti già emessi ai cittadini russi viste le mutate condizioni di sicurezza dopo l'ennesima escalation decisa dal Cremlino. Ylva Johansson, commissaria agli affari interni, ha esortato gli Stati membri di rivedere i visti di lungo termine, ovvero superiori ai 90 giorni, già emessi. "E' una competenza nazionale ma sarebbe una cosa buona e seguiremo da vicino la situazione", ha detto.

"Ci troviamo in una situazione seria per quanto riguarda i rischi alla nostra sicurezza e dunque è del tutto giustificato avere un approccio più severo verso i russi che vogliono entrare nell'Unione Europea". Ha detto Johansson, commissaria agli affari interni, presentando le nuove linee guida della Commissione sull'emissione e la gestione dei visti per i cittadini russi nonché il loro ingresso nell'Ue. In particolare la Commissione raccomanda agli Stati membri di non emettere visti superiori ai 90 giorni a chi vuole entrare nell'Ue per turismo e di svolgere controlli di sicurezza aggiuntivi per ogni domanda di visto.

"Se vi sono indicazioni che il richiedente potrebbe voler stare in Ue per più di 90 giorni il visto non deve essere rilasciato", si chiede ora. I visti, inoltre, potranno essere richiesti solo in Russia e non in Paesi terzi, attraverso la rete consolare dei Paesi europei. Queste le indicazioni per i visti turistici, che "non sono un diritto fondamentale", ricorda Johansson. La richiesta di asilo, sottolinea, invece sì.

Ma le regole per l'asilo sono differenti, ricorda. I russi che scappano dalla coscrizione obbligatoria potrebbero avere diritto a ricevere asilo nell'Ue ma questa è una "valutazione nazionale" dei singoli stati. Così come il rilascio di visti per ragioni umanitarie a dissidenti e giornalisti o per i ricongiungimenti familiari. In questo caso, o nel caso delle richieste di asilo, sarà sempre possibile fare richiesta ai consolati Ue in Paesi terzi (ma saranno le autorità di quel Paese a valutare la domanda).

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