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DisinfoLab, Mosca falsifica media occidentali per disinformazione

'La campagna sull'Ucraina è ancora in corso'

DisinfoLab, Mosca falsifica media occidentali per disinformazione

Redazione Ansa

BRUXELLES - DisinfoLab - ong che combatte la disinformazione registrata a Bruxelles - ha smascherato un'operazione d'influenza russa che opera in Europa almeno dal maggio 2022, ed è tuttora in corso, ai danni dell'Ucraina. La campagna - nome in codice: Doppelganger - utilizza molteplici "cloni" di media autentici (almeno 17 testate tra cui Bild, 20minutes, ANSA, The Guardian o RBC Ukraine) e si rivolge agli utenti proponendo "articoli, video e sondaggi falsi". "Per farlo - si legge nel rapporto - i malintenzionati hanno acquistato decine di nomi di dominio Internet simili a quelli dei media autentici e ne hanno copiato il design".

Il rapporto è stato ritwittato anche da EUvsDinsfo, l'agenzia Ue per la lotta alla disinformazione. "Dipingere l'Ucraina come uno Stato fallito, corrotto e nazista; promuovere le narrazioni del Cremlino sulla guerra in Ucraina, come la negazione del massacro di Bucha; spaventare i cittadini tedeschi, italiani, francesi, lettoni e britannici su come le sanzioni contro la Russia rovineranno le loro vite", sono gli obiettivi principali della campagna che si è svolta online dal maggio 2022 e, stando a DisinfoLab, "è tuttora in corso".

DisinfoLab ha collaborato con la fondazione svedese senza scopo di lucro Qurium Media Foundation, che fornisce soluzioni di sicurezza digitale e indagini forensi ai media indipendenti e alle organizzazioni per i diritti umani. "Questa operazione coordinata - si legge nel rapporto - consiste nel clonare l'aspetto e l'attribuzione di contenuti giornalistici autentici per diffondere una palese disinformazione: le nostre scoperte dimostrano che gli attori dietro questa campagna hanno messo in atto una strategia sofisticata e coerente per replicare e impersonare i media autentici".

La strategia prevede, tra le altre tattiche, "lo spoofing di nomi di dominio o la creazione di video falsamente attribuiti a media legittimi" e include inoltre tecniche come "i reindirizzamenti intelligenti o il geo-blocco degli utenti in base alla loro posizione". "Secondo il nostro partner Qurium, le sofisticate caratteristiche di almeno una parte di questa campagna sono state abilitate da un software di una società chiamata Keitaro, registrata in Estonia". In seguito a queste scoperte, DisinfoLab "ha preso le misure appropriate per avvisare le autorità e le istituzioni competenti di questa operazione".

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