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Paesi Ue chiedono target non mensile per taglio elettricità

Mentre il 28/9 la Commissione Ue potrebbe tornare su questione tetto al prezzo gas

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Redazione Ansa

BRUXELLES -  I governi Ue vogliono ammorbidire le misure presentate da Bruxelles per tagliare i consumi di elettricità, chiedendo che il target obbligatorio (10%) di riduzione della domanda non sia calcolato su base mensile, ma sull'intero periodo "tra il 1° dicembre 2022 e il 31 marzo 2023". E' quanto emerge da una prima bozza di compromesso del Consiglio Ue, di cui l'ANSA ha preso visione, sulle proposte per fare fronte al caro energia. Il testo, su cui sono al lavoro gli ambasciatori dei Ventisette, sarà discusso dai ministri dell'Energia Ue alla riunione straordinaria di venerdì 30 settembre.

Nel frattempo, la Commissione europea, a quanto si apprende, mercoledì 28 settembre si appresta a mettere sul tavolo una nuova comunicazione sul dossier energia. L'intenzione di tornare sulla crisi del gas è stata anticipata anche alla riunione dei Rappresentanti dei 27 (Coreper). Si tratterebbe, secondo l'ipotesi che circola a Bruxelles, di una duplice comunicazione - che non ha valore legislativo - che andrebbe a coinvolgere sia il mercato del gas sia la questione del tetto ai prezzi. La proposta dell'esecutivo Ue dovrebbe quindi entrare in agenda nel Consiglio Affari Energia straordinario convocato per il 30 settembre.

Nel corso della riunione dei Rappresentanti dei 27 (Coreper) a Bruxelles è emerso, a quanto si apprende da fonti europee, un generale consenso sulla proposta di Regolamento della Commissione sull'energia e sul documento presentato dalla Presidenza ceca che contiene alcune piccole modifiche al pacchetto presentato dall'esecutivo europeo. Alcuni Stati membri, spiegano le stesse fonti, hanno chiesto maggiore flessibilità sulla riduzione dei consumi elettrici, soprattutto per quanto concerne il taglio nelle ore di punta. Nei prossimi giorni la presidenza ceca lavorerà quindi ad una nuova revisione del documento presentato oggi al Coreper e questo secondo documento sarà oggetto della riunione degli ambasciatori dei 27 prevista mercoledì prossimo. Si attende, comunque, che al Consiglio Affari Energia del 30 settembre gli Stati membri trovino una intesa definitiva.

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