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Kiev, Mosca ritiri sue navi da nostre acque territoriali  

E' primo passo per risolvere crisi del grano e attuare piano Onu 

Kiev, Mosca ritiri sue navi da nostre acque territoriali

Redazione Ansa

BRUXELLES - "L'Ucraina sta discutendo con i partner le modalità per istituire una missione internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite che si occupi del funzionamento delle rotte marittime per l'esportazione dei prodotti agricoli ucraini: accogliamo con favore la disponibilità di alcuni Paesi a partecipare al processo di ripristino della sicurezza nel Mar Nero e nel Mar d'Azov. Come primo passo la Russia deve ritirare le sue forze dalle acque territoriali dell'Ucraina e fornire garanzie di sicurezza contro gli attacchi ai porti e ai convogli commerciali". Lo fa sapere il ministero degli Esteri ucraino in una nota.

"L'Ucraina rimane impegnata a trovare il modo di sbloccare le rotte nel Mar Nero e nel Mar d'Azov per evitare una crisi alimentare globale prolungata. Invitiamo i Paesi la cui sicurezza alimentare potrebbe risentire maggiormente dell'aggressione russa all'Ucraina a utilizzare i loro contatti con Mosca per costringerla a rimuovere il blocco dei porti marittimi ucraini e a porre fine alla guerra", si legge ancora. "Le azioni della Russia - conclude - potrebbero portare a una crisi alimentare globale e, in alcune regioni, a una carestia. La Russia deve sbloccare immediatamente i porti marittimi ucraini, smettere di bombardare Odessa e altre città costiere, ritirare la sua marina a una distanza tale da rendere impossibile l'attacco alle navi mercantili e non creare ostacoli alla navigazione internazionale".

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