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Stoltenberg, gli sforzi Ue sulla difesa non collidano con la Nato

'Tra richieste Turchia per togliere il veto su Finlandia e Svezia anche certi armamenti'

Stoltenberg, gli sforzi Ue sulla difesa non collidano con la Nato

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Salutiamo con favore l'aumento della spesa per la difesa dei Paesi dell'Unione Europea e la strategia Ue sulla sicurezza comune, che va nella giusta direzione, ovvero superare la frammentazione dell'industria bellica europea. Ma dobbiamo essere sicuri che gli sforzi dell'Ue non vadano in competizione con la Nato o creino doppioni". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg intervenendo a Davos. "Credo nella cooperazione tra Ue e Nato, dal 2014 l'abbiamo portata a livelli senza precedenti: Usa ed Europa devono essere uniti, la nostra sicurezza è interconnessa".

"Abbiamo lavorato sodo per creare un'economia globale, ma dobbiamo capire che la libertà è più importante del libero commercio e che la protezione dei valori è più importante dei profitti".

"Non dobbiamo barattare la sicurezza di lungo termine con vantaggi economici di breve respiro, sia che si tratti della dipendenza dagli idrocarburi o dell'export dell'Intelligenza Artificiale. Questo vale per la Russia ma anche per la Cina, regimi autoritari che non condividono i nostri valori", ha sottolineato. "Non si può compare tutto il gas che si vuole dalla Russia, è sbagliato, perché dà mezzi a Mosca per influenzarci: il Nord Stream è stato dunque un errore", ha precisato. "Così il 5G per la Cina, non si può aprire le reti per un principio di libertà economica che mette a rischio la nostra sicurezza. Se si condivide la tecnologia sull'Intelligenza Artificiale si può fare soldi ma si mette a rischio la nostra sicurezza, perché questa ormai è alla base degli armamenti".

Nel corso di una tavola rotonda, sempre a Davos, il segretario della Nato ha detto che tra le richieste avanzate dal presidente turco Erdogan per togliere il veto all'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato c'è anche quella di avere "certi armamenti". "Sono fiducioso che si troverà velocemente una soluzione, ma parte di questa soluzione è anche riconoscere che la Turchia è un alleato chiave, ospita più rifugiati tra gli alleati, ha sofferto più attacchi terroristici di tutti ed è in una posizione strategica", ha concluso.

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