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Unhcr, da guerra in Ucraina impatto su altre crisi, non bisogna ignorarle

Borrell, Russia mette in pericolo forniture cibo nel mondo

L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, assieme all'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, ha avvertito l'Ue sul rischio che la guerra in Ucraina peggiori le altre crisi nel resto del mondo, facendo appello ai Paesi membri affinché non le ignorino. "Purtroppo la crisi degli sfollati nel mondo è in aumento. Penso che un messaggio importante sia che non c'è solo l'Ucraina e non dobbiamo dimenticare il resto", ha detto Grandi a margine del Consiglio Sviluppo a Bruxelles.

La "colossale crisi" in Ucraina porterà con tutta probabilità ad "aumentare" il numero di sfollati a livello globale "ben al di sopra" degli 84 milioni raggiunti alla fine del 2021, con circa 6 milioni di rifugiati dall'Ucraina e 8 milioni di sfollati all'interno del Paese, ha spiegato Grandi, evidenziando che il conflitto "ha un impatto su molte altre situazioni fragili, sulla sicurezza alimentare, la crisi energetica, l'aumento dei prezzi, l'instabilità, e questo a sua volta può causare più sfollati". "Uno dei miei messaggi di oggi è che non è il momento di ridurre gli aiuti" per lo sviluppo, ha aggiunto, osservando che, nonostante per l'Ue ci siano "costi elevati per affrontare sia la crisi dei rifugiati e la ricostruzione dell'Ucraina", se si indebolisce la risposta in altri luoghi questo "si ritorcerà contro".

"L'approvvigionamento alimentare mondiale è in pericolo principalmente a causa dell'invasione russa in Ucraina". Lo dice l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, al termine del Consiglio informale Sviluppo. "Le truppe russe stanno bombardando i campi ucraini, non permettendo la semina dei raccolti, saccheggiano le scorte di cibo, bloccano i confini ucraini", provocando l'aumento del prezzo di cibo e fertilizzanti, "che stanno salendo alle stelle in molte parti del mondo", sottolinea. "Il cibo manca e mancherà e dove non mancherà sarà costoso, aggravando le disuguaglianze", aggiunge.

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