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Frontex, nuovo picco attraversamenti frontiere Ue

In 3 mesi +57% e senza rifugiati ucraini. Ma Mediterraneo -17%

Corte dei conti Ue boccia l'operato di Frontex

Redazione Ansa

BRUXELLES - Nel primo trimestre dell'anno si è registrato un nuovo picco di attraversamenti illegali delle frontiere esterne dell'Unione europea, il primo di questa entità dalla crisi dei migranti del 2016. Tra gennaio e marzo 2022 sono stati rilevati 40.300 attraversamenti, il 57% in più rispetto a un anno fa. Non sono inclusi i rifugiati in fuga dall'Ucraina e regolarmente in ingresso nell'Ue attraverso i valichi di frontiera. La via del Mediterraneo centrale, che tipicamente interessa gli ingressi in Italia, vede però un calo del 17% (a 6.202 attraversamenti).

Lo segnala in una nota Frontex, l'agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Risultano invece più che raddoppiati i flussi su alcune vie, come quella de Mediterraneo orientale (+132%), dei Balcani occidentali (+115%). Segnano un balzo gli attraversamenti sul confine orientale dell'Unione, cresciuti del 714% (a 952 gli attraversamenti), ma il dato è dovuto a cittadini ucraini che cercano di attraversare il confine illegalmente, anche se la stragrande maggioranza degli ucraini è arrivata legalmente attraverso i regolari valichi di frontiera. Solo a marzo, il numero di rilevamenti di attraversamenti illegali delle frontiere nella regione è salito di 12 volte a oltre 600. In decisa crescita il numero di migranti irregolari che cercano di attraversare la Manica verso il Regno Unito (+190% a 8.900): a metà di loro è stata impedita di partenza, mentre metà sono stati salvati dalle autorità britanniche.

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