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L'Ue prende posizione sulla crisi in Ucraina, misure rapide per de-escalation

Michel:'Non possiamo cercare sempre diplomazia se Russia ammassa truppe'

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen

Redazione Ansa

STRASBURGO - "Negli ultimi due giorni la Russia ha segnalato di essere aperta alla diplomazia ma sollecito Mosca ad adottare misure rapide per la de-escalation, non possiamo cercare la diplomazia mentre l'altro l'alto ammassa le truppe". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in aula a Strasburgo.

"Nel 2014 l'Ucraina ha scelto lo stato diritto e la democrazia liberale: l'Ue ha sostenuto questa scelta, e l'Ue non abbandonerà mai il popolo ucraino" ha aggiunto Michel.

"Credo che la diplomazia non ha abbia detto l'ultima parola ma ora dobbiamo vedere i fatti oltre alla parole". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alla plenaria di Strasburgo. "La Nato non ha ancora visto segni chiari di ritiro".

"Abbiamo esaminato tutte le possibili perturbazioni se la Russia sceglie di usare l'energia come leva di pressione e posso dire che per questo inverno siamo al sicuro". ha poi aggiunto von der Leyen. "Con gli stati membri abbiamo messo a punto misure di emergenze che possiamo mettere in campo se si arriva a una crisi totale: oltre 200 navi di Gnl sono in arrivo in Europa", ha detto. "Ma dobbiamo anche investire per liberarci dalla dipendenza dalla Russia per il gas".

Von der Leyen ha sottolineato che in queste settimane sono stati intensificati i rapporti con altri fornitori di energia, alternativi alla Russia. La presidente ha poi notato come, dal 2014, l'anno dell'aggressione di Mosca all'Ucraina, in Europa siano stati fatti molti investimenti per migliorare la resilienza europeo sul fronte energetico, come ad esempio i "condotti d'interconnessione all'interno dell'Ue". "Questa rete in futuro permetterà di sostenere l'idrogeno verde", ha detto. L'Ue deve poi investire nelle rinnovabili, ha ricordato, perché questo non è positivo solo per il clima ma perché "ci rende indipendenti". "Questa crisi l'ha scatenata Mosca", ha voluto ribadire la presidente.

"Colpiremo gli interessi strategici differenziando la nostra economia, noi siamo leader nel mondo di componenti high-tech per cui la Russia dipende completamente da noi, le nostre sanzioni possono davvero lasciare il segno ed il Cremlino lo sa bene". Così la presidente dalla Commissione europea Ursula von der Leyen riguardo alle sanzioni europee in caso di guerra in Ucraina. "La reazione dell'Europa sarà robusta e forte la Commissione ha lavorato ad un pacchetto robusto di sanzioni, che andranno ben oltre il solo congelamento dei beni e i blocco dei viaggi ad alcuni", ha spiegato von der Leyen.

"L'Ucraina - ha aggiunto - è un paese sovrano, che fa le sue scelte per il futuro, ma il Cremlino non l'apprezza e allora minaccia la guerra. E questa è una strategia che noi non possiamo accettare. Negli ultimi sette anni l'Ucraina ha subito le conseguenze dalla politica del Cremlino ma, allo stesso tempo, ha lottato contro la corruzione, ha creato posti di lavoro per i giovani di talento, anche con il nostro sostegno. In Ucraina restano tanti problemi ma oggi è un Paese più libero, più forte e più sovrano ed è per questo che il Cremlino la minaccia. Ma noi siamo al fianco degli ucraini"

"La Russia ha cercato di ignorare l'esistenza dell'Ue mandando il messaggio che ritiene che l'Ue non sia un interlocutore importante per la sicurezza in Europa. Per dividere il fronte europeo il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov infatti ha mandato lettere alle 27 capitali, sperando di riceve 27 risposte diverse ma ne ha ricevuta una sola a nome di tutti". Così l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, durante il suo intervento al Parlamento europeo nel dibattito sulla situazione in Ucraina. "Si è detto che l'Europa è stata assente, che solo gli Usa hanno guidato i negoziati, sono critiche ingiuste davanti a tutte le iniziative di dialogo portate avanti dagli Stati membri in pieno coordinamento e in piena trasparenza con il resto dell'Ue", ha aggiunto Borrell.

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