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Ue al lavoro per piano ad hoc su rifugiati

'Situazione diversa da Bielorussia, invito a solidarietà Paesi'

Ue, al lavoro per esser pronti anche su rifugiati dall'Ucraina

Redazione Ansa

BRUXELLES - Oltre al lavoro di preparazione sul fronte delle possibili sanzioni nel caso di un'ulteriore escalation della situazione in Ucraina, la Commissione europea si sta preparando anche all'ipotesi che ci possa essere una crisi legata a un intenso flusso di migranti e rifugiati dall'area. È quanto ha detto una portavoce della Commissione nel punto stampa quotidiano.

"La seconda traccia del nostro lavoro oltre al lavoro sulle sanzioni è quello di essere pronti in senso ampio se la situazione dovesse inasprirsi" e "saremo pronti per qualsiasi cosa possa accadere in questo campo e in altri", ha detto in particolare rispetto ai preparativi su possibili flussi di migranti e rifugiati.

"Siamo pienamente focalizzati nella ricerca di una soluzione diplomatica e nel raggiungere una de-escalation", ha comunque sottolineato ancora una volta la portavoce della Commissione.

"Se non fosse possibile trovare una soluzione diplomatica, siamo pronti, saremo pronti e stiamo lavorando per essere pronti su qualsiasi fronte, dall'energia, alle migrazioni" agli impatti economici. All'interno di questi preparativi rientra anche "qualsiasi esigenza umanitaria", ha spiegato.

La Commissione Ue "sta lavorando un pacchetto vasto, robusto e ampio di sanzioni economiche e finanziarie che introdurremo rapidamente nei confronti della Russia" se ci sarà una qualsiasi aggressione all'Ucraina, ha anche ribadito all'avvio del punto stampa la portavoce.

In caso di flussi di rifugiati dall'Ucraina, l'Unione europea sta lavorando ad un piano ad hoc anche per aiutare i Paesi di primo arrivo. "Stiamo lavorando per un supporto dell'Unione ai confini con l'Ucraina e sto esortando tutti affinché ci sia solidarietà da parte dei Paesi membri", ha spiegato un alto funzionario dell'Ue facendo una distinzione tra la crisi bielorussa - con Varsavia che chiuse i confini ai flussi in arrivo da Minsk - e quella ucraina: "La situazione è differente.

"Lì c'è stato un attacco ibrido. Qui si tratterebbe di una crisi con persone in fuga per salvare le proprie vite", ha osservato.

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