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Francia, approccio a tappe per sbloccare Patto europeo sull'immigrazione

Darmanin: 'equivalenza tra responsabilità e solidarietà'

Francia, approccio a tappe per sbloccare Patto europeo sull'immigrazione

Redazione Ansa

BRUXELLES - Solidarietà obbligatoria nel ricollocamento dei migranti in Ue e stretta sulle registrazioni degli stranieri che entrano in territorio europeo. La Francia, che detiene il semestre di presidenza dell'Ue, prova così a far uscire dal pantano il patto europeo sulla migrazione e l'asilo, proposto dalla Commissione nel settembre 2020.

"Un'equivalenza tra responsabilità e solidarietà", l'ha definita il ministro francese degli Interni, Gérald Darmanin, in conferenza stampa al termine del consiglio informale che si è tenuto oggi a Tourcoing e che ha adottato all'unanimità la proposta francese di avanzare "per tappe" nell'approvazione del patto europeo.

"L'idea - ha spiegato il ministro - è di cambiare il metodo perché la strategia del 'tutto o niente' non ha portato a nulla finora". Non si tratta di "abbassare il livello di ambizione", ma di "dare nuovo slancio" al patto sull'immigrazione, ha aggiunto. Ci saranno "tre tappe", alla fine delle quali "sarà fatta una valutazione", per vedere se gli impegni assunti "sono stati raggiunti e passare così alla fase successiva".

Gli obiettivi della prima fase saranno da una parte, "l'adozione del regolamento sullo screening, Eurodac, e l'interoperabilità dei dossier" per garantire un miglior controllo delle frontiere esterne, dall'altra lo sviluppo di un "meccanismo di solidarietà", che prevede la scelta per gli Stati membri di accogliere i migranti o, in caso contrario, di dare un sostegno finanziario.

"Vi è inoltre un'altra dimensione, esterna, su cui dobbiamo essere forti", ha proseguito Darmanin, sottolineando la necessità di intensificare le discussioni con i paesi di origine, prevenire le partenze e adottare una politica di rimpatrio comune. Il ministro francese ha, infine, auspicato che l'Agenzia Ue per l'Asilo faccia un esame sulle "differenze nella legislazione sulla politica d'asilo tra gli Stati membri".

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