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Azione legale ClientEarth su primo atto delegato tassonomia

Adottato nel 2021. Contestazioni potrebbero arrivare a Corte Ue

Azione legale ClientEarth su primo atto delegato tassonomia

Redazione Ansa

BRUXELLES - Gli avvocati ambientalisti dell'organizzazione ClientEarth hanno presentato una "richiesta di revisione interna" alla Commissione europea sul primo atto delegato sul clima della tassonomia, definitivamente approvato dall'Ue alla fine del 2021. Una richiesta di revisione interna è il primo passo che le Ong devono compiere prima di poter proporre un ricorso in tribunale. L'accusa di ClientEarth riguarda principalmente la debolezza delle condizioni alle quali può essere considerato sostenibile l'uso della biomassa forestale per la produzione di energia, pratica invalsa nei paesi del Nord Europa.

"Affermare che la biomassa forestale contribuisca in modo significativo a combattere la crisi climatica è assurdo - riassume l'avvocato di ClientEarth, Filippo Mattioli - la Commissione incoraggia gli investimenti sotto una falsa etichetta di sostenibilità, ignorando gli avvertimenti scientifici sui danni a clima e biodiversità". ClienEarth contesta anche l'etichetta verde a bioplastica e sostanze chimiche a base biologica utilizzate per produrre la plastica. La Commissione europea ha 16 settimane per rispondere alla richiesta. Se la risposta non soddisfa la richiesta, ClientEarth può impugnare la decisione dinanzi alla Corte di giustizia europea.

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