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Al via negoziati Ue su nuove norme per Big Tech su contenuti

Breton: 'Obiettivo ok entro estate'.Italia per tutela consumatori

Al via negoziati Ue su nuove norme per Big Tech su contenuti

Redazione Ansa

BRUXELLES - Hanno preso il via i negoziati interistituzionali (in gergo, triloghi) tra Commissione europea, Consiglio Ue e Parlamento europeo sul Digital Services Act (Dsa), la proposta di regolamento avanzata da Bruxelles nel dicembre 2020 che impone alle grandi piattaforme online come Google, Apple, Facebook e Amazon una maggiore responsabilità sulla moderazione dei contenuti. Il testo fa parte di un pacchetto più ampio che comprende anche il Digital Markets Act (Dma), volto a contrastare le pratiche sleali e l'abuso di posizione dominante sui mercati digitali da parte delle Big Tech.

"La Commissione, insieme al Parlamento e al Consiglio, porterà a termine questo importante testo per i nostri cittadini. Sono pienamente impegnato a raggiungere questo obiettivo entro l'estate" ha commentato in un tweet il commissario Ue al Mercato Interno, Thierry Breton, che ha partecipato al primo round di colloqui insieme alla vicepresidente Ue, Margrethe Vestager, e al ministro francese per il digitale, Cédric O.

Le tre istituzioni presentano oggi le loro priorità politiche, analizzando gli emendamenti più controversi e definendo la tempistica. Al Consiglio, alcuni dei principali Paesi Ue - tra cui Italia, Spagna, Danimarca e Polonia - chiedono una maggiore tutela della protezione dei consumatori, mentre l'Irlanda e la Repubblica ceca non sono completamente d'accordo sulle modifiche introdotte al testo originario da parte del Parlamento europeo, tra cui il maggiore potere di supervisione sulle Big Tech conferito a Bruxelles. Tra gli eurodeputati fa invece ancora discutere il divieto alla pubblicità mirata.

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