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L'Ue chiede l'addio alle mappe di contagio, vale il pass

Limitazioni per non vaccinati in zone ad alto rischio

Ue chiede addio a mappe contagio, vale il pass

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il Consiglio Ue ha adottato oggi la raccomandazione su un approccio coordinato per facilitare la libera e sicura circolazione in Europa. Lo si legge in una nota. La raccomandazione - le misure ora dovrebbero essere applicate tenendo conto dello stato della persona invece che della situazione a livello regionale - risponde al significativo aumento della diffusione del vaccino e alla rapida introduzione del certificato digitale Covid Ue ed entrerà in vigore il 1° febbraio 2022, lo stesso giorno di un atto delegato che modifica il regolamento sul pass e prevede un periodo di accettazione di 270 giorni per i certificati di vaccinazione.

"Gli stati membri dovrebbero applicare misure riguardanti i viaggi da e verso le aree rosso scuro, dove il virus sta circolando a livelli molto alti; dovrebbero in particolare scoraggiare tutti i viaggi non essenziali e richiedere alle persone che arrivano da queste aree, e che non sono in possesso di un certificato di vaccinazione o di guarigione, di sottoporsi a un test prima della partenza e alla quarantena dopo l'arrivo. Alcune eccezioni a queste misure dovrebbero applicarsi ai viaggiatori con un ruolo o un bisogno essenziale, ai pendolari transfrontalieri e ai bambini sotto i 12 anni". Lo si legge in una nota del consiglio Ue.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), secondo l'indicazione del Consiglio Ue, dovrebbe "continuare a pubblicare una mappa delle regioni degli Stati membri che indica il rischio potenziale di infezione secondo un sistema a semaforo (verde, arancione, rosso, rosso scuro)" e la mappa dovrebbe essere basata "sul tasso di notifica dei casi a 14 giorni, sui livelli di vaccinazione e sul tasso dei test". Non solo. Secondo la nuova raccomandazione, il cosiddetto "freno a mano" per rispondere all'emergere di nuove varianti che destano preoccupazione o interesse è "rafforzato".

Quando uno stato membro impone delle restrizioni in risposta all'emergere di una nuova variante, il Consiglio, in stretta collaborazione con la Commissione e con il supporto dell'ECDC, dovrebbe "rivedere la situazione". La Commissione, sulla base della regolare valutazione delle nuove prove sulle varianti, può anche "suggerire una discussione in seno al Consiglio". Durante la discussione, la Commissione potrebbe proporre di concordare "un approccio coordinato per quanto riguarda gli spostamenti dalle zone interessate". Qualsiasi situazione che porti all'adozione di misure dovrebbe essere "rivista regolarmente".

"È giunto il momento di prendere in considerazione la revoca delle misure di viaggio aggiuntive che un certo numero di Stati membri ha messo in atto al di là delle raccomandazioni dell'Ue". Ha commnetato il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, dopo che i 27 hanno adottato nuove raccomandazioni in materia di restrizioni Covid. "Oggi gli Stati membri hanno riconfermato che il possesso di un valido certificato digitale di vaccinazione dell'Ue dovrebbe in linea di principio essere sufficiente per viaggiare durante la pandemia", ha aggiunto il commissario per la Salute Stella Kyriakides.

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