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Ue propone stretta su società di comodo dal 2024

Nuovi standard di trasparenza per contrastare elusione fiscale

Ue propone stretta su società di comodo dal 2024

Redazione Ansa

BRUXELLES - Giro di vite della Commissione europea sulle società di comodo contro l'elusione fiscale. Con una proposta di direttiva presentata oggi, Bruxelles stabilisce standard di trasparenza per contrastare "l'uso improprio di queste società ai fini fiscali", ha spiegato il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni. Utilizzando una serie di indicatori oggettivi relativi a reddito, personale e locali, la proposta aiuterà le autorità fiscali nazionali a individuare entità che esistono solo sulla carta. Nei piani di Bruxelles, le nuove norme potrebbero entrare in vigore dal 2024.

Nella proposta di direttiva, la Commissione europea evidenzia che alcuni gruppi internazionali e persino individui "abusano" delle società fittizie definite 'letterbox' per una "pianificazione fiscale aggressiva" o per evadere il fisco, dirigendo i flussi finanziari verso entità di copertura in giurisdizioni con livelli bassi o nulli di tasse, oppure dove è più facile eludere il fisco. Allo stesso modo, alcuni individui possono utilizzare le cosiddette 'società conchiglià' per nascondere beni e immobili nel loro Paese di residenza o nel Paese in cui si trova la proprietà evadendo le tasse.

"Le società di comodo continuano a offrire ai criminali una facile opportunità di abusare degli obblighi fiscali. Nel corso degli anni abbiamo assistito a troppi scandali derivanti da abusi di società fittizie", ha denunciato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovkis. Con i nuovi indicatori stabiliti da Bruxelles, le autorità fiscali nazionali potranno procedere con una valutazione a tre livelli: nel primo grado, le società vengono esaminate in base al reddito ricavato, verificando se più del 75% delle entrate complessive nei due anni di imposta precedenti non deriva dalla sua attività o se più del 75% del suo patrimonio è costituito da proprietà immobiliari o altre proprietà private di valore particolarmente elevato.

Al secondo livello, l'analisi prende in considerazione le attività estere: se la società riceve la maggior parte del proprio reddito attraverso transazioni legate ad un'altra giurisdizione o trasferisce tale reddito ad altre società situate all'estero, la società passa al terzo e ultimo livello. Dove si accerta se i servizi di gestione e amministrazione aziendale sono eseguiti internamente o sono esternalizzati. Se la società attraversa tutti e tre i livelli, sarà tenuta a riportare nella propria dichiarazione dei redditi prove relative alla sua sede, ai propri conti, alla residenza fiscale dei suoi amministratori e a quella dei suoi dipendenti. Nel caso in cui fosse individuata come società di comodo, non potrà accedere a sgravi fiscali e benefici fiscali.

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