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Ecdc, solo i vaccini non bastano per frenare Omicron

Kyriakides, gli Stati Ue alzino la guardia

Ecdc, solo i vaccini non bastano per frenare Omicron

Redazione Ansa

BRUXELLES - "La probabilità di un'ulteriore diffusione della variante Omicron è molto elevata e la sola vaccinazione non ci permette di prevenirne l'impatto; è urgente una forte azione per ridurre la trasmissione e contenere l'impatto sui sistemi sanitari. Una rapida introduzione di misure non farmaceutiche è necessaria per ridurre la trasmissione della variante Delta e rallentare Omicron". E' quanto dichiarato da Andrea Ammon, la direttrice dell'Ecdc, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

"Gli Stati membri devono prendere le giuste decisioni basate sulla scienza e con la salute pubblica come priorità. Tutti devono pianificare immediatamente l'aumento della capacità di assistenza sanitaria, assicurarsi che le misure di sanità pubblica vengano reintrodotte e rafforzate e che le vaccinazioni vengano rapidamente aumentate". Così la Commissaria alla salute Stella Kyriakides a commento della valutazione del rischio Covid aggiornata dall'Ecdc.

Dall'analisi dell'Agenzia Ue, sottolinea la commissaria, "è chiaro che i prossimi mesi saranno difficili, una maggiore trasmissibilità porterà a un aumento dei casi, ulteriori ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi". Con "l'approssimarsi delle festività di Natale", aggiunge la commissaria, "non possiamo gettare al vento le precauzioni". "Abbiamo bisogno del massimo rispetto delle misure di salute pubblica - prosegue - combinato con un rapido aumento dei richiami per affrontare Omicron". Ma "troppi Stati membri sono ancora in ritardo e in quattro la quota della popolazione vaccinata è ancora al di sotto del 50% - conclude Kyriakides - e questo è molto preoccupante".

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