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Commissione europea propone stretta su eco-reati

Per gravi danni previsti fino a 10 anni di reclusione

Commissione europea propone stretta su eco-reati

Redazione Ansa

BRUXELLES - Nuove fattispecie di eco-reati (tra cui, il commercio illegale di legname, il riciclaggio illecito di navi o l'estrazione illegale di acqua) e sanzioni minime comuni più dure, che potranno arrivare fino a 10 anni di reclusione nel caso di crimini gravi che causino o possano causare la morte o lesioni gravi alle persone. Sono i principali contenuti del disegno di legge della Commissione Ue contro i crimini ambientali per rafforzare la tutela dell'ecosistema.

Con la proposta di direttiva, Bruxelles punta a rafforzare il diritto penale ambientale, colpendo gli abusi più gravi. L'attuale lista di eco-reati viene ampliata fino a raddoppiare le fattispecie presenti con l'introduzione di nuovi casi come l'uso improprio di sostanze chimiche e l'introduzione sul territorio di specie invasive. L'esecutivo Ue fissa poi un denominatore minimo comune per le sanzioni, prevedendo per chi si macchia dei crimini multe più severe, che per le società potranno arrivare fino al 5% del fatturato mondiale.

Sono contemplate anche sanzioni accessorie come l'imposizione di misure di risanamento, l'esclusione dall'accesso ai finanziamenti pubblici e alle gare di appalto o la revoca delle autorizzazioni amministrative "I reati ambientali provocano danni irreversibili e a lungo termine alla salute delle persone e all'ambiente" ma "troppo spesso in Ue non ci sono vere sanzioni, i trasgressori possono restare impuniti e ci sono pochi incentivi per rispettare la legge.

Vogliamo cambiare la situazione proponendo una vita direttiva per rafforzare il nostro diritto penale" in materia, ha sottolineato il commissario Ue per l'Ambiente, Virginijus Sinkevicius, osservando che "mentre la comunità internazionale discute del crimine di ecocidio, un alto livello di protezione ambientale non è importante solo per le generazioni presenti ma anche future". La Commissione mira inoltre a rendere più efficaci e coordinate le indagini e i procedimenti penali, anche transfrontalieri, dando sostegno alle forze dell'ordine e agli Stati membri, che a loro volta saranno chiamati a elaborare strategie nazionali contro gli eco-reati.

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