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Cingolani, serve coraggio nuove tecnologie, non solo nucleare

''Tassonomia sarà documento ampio e aggiornabile'

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Redazione Ansa

BRUXELLES - "Noi tutti dobbiamo accelerare sulle rinnovabili. Poi aspettiamo la tassonomia, che ci dirà il livello di green di tutte le diverse tecnologie con l'intento di di dire 'quelle che non sono considerate green non le potete fare'. Per quelle che sono green sta agli Stati capire cosa possono fare e cosa no. La tassonomia, come ha spiegato la commissaria Kadri Simson, è un documento 'rolling', che va aggiornato probabilmente su scala annuale". Lo spiega il titolare del Mite Roberto Cingolani a margine del Consiglio Ue sull'energia.

"Io credo che la tassonomia sarà un documento abbastanza ampio, non avrebbe senso un documento troppo verticale. Io ho detto che la transizione è una maratona, noi stiamo parlando oggi per il 2025, quindi se al 2030 possiamo considerare un futuro abbastanza prevedibile con le tecnologie attuali, dobbiamo anche avere il coraggio di pensare che fra 20-30 le tecnologie di oggi saranno desuete"; spiega Cingolani. E a chi gli chiede se si stia riferendo anche al nucleare il ministro risponde: "Non è solo quello, abbiamo parlato anche di forme nuove di cattura dell'anidride carbonica".

"Noi siamo la seconda manifattura europea", rispetto ai costi dell'energia "certi problemi per noi sono più pesanti che per altri. Ci sono Stati che pagano 270 euro a magawattora e altri ne pagano meno della metà: c'è oggettivamente una forte discrepanza. Ci sono stati che producono carbone e si fanno con il carbone l'elettricità in casa, è ovvio che pagano poco però fra un po' dovranno transire. Ognuno di noi ha un problema, serve un compromesso che consenta a tutti di fare la transizione in maniera sostenibile". Lo dice il titolare del Mite Roberto Cingolani margine del Consiglio Ue sull'energia. Modificare i costi marginali dell'energia?

"E' ovvio che se determino il prezzo dell'energia elettrica a a partire dall'ultima quotazione data il giorno prima del vettore più costoso, che è il gas, è ovvio che mi viene una bolletta più pesante. Ma ciò non è stato fatto per dispetto e in un momento non di crisi. Una ipotesi è ridiscutere questo metodo lavorando ad esempio su un valore medio fatto sulle diverse forme, e questi sono tutti spunti che abbiamo messo nel non-paper. La discussione in Ue è stata sana, i prossimi mesi saranno fondamentali e l'Acer (Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia) consegnerà il suo rapporto ad aprile, quindi abbiamo tutto il tempo di chiudere questo quadro. I problema va risolto strutturalmente", aggiunge il ministro.

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