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Studio Ue, costi Tav-Brennero in linea con progetti simili

La valutazione della Corte dei Conti europea

Studio Ue, costi Tav-Brennero in linea con progetti simili

Redazione Ansa

BRUXELLES - Nonostante le critiche che in passato hanno accompagnato lo sforamento di bilancio per la realizzazione di grandi opere come la Torino-Lione e la galleria di base del Brennero, l'Ue risulta allineata agli altri paesi nel mondo per quanto riguarda i costi di progetti simili nel settore dei trasporti. È quanto emerge da un'analisi della Corte dei conti europea che mette a confronto l'attuazione di sei progetti infrastrutturali Ue e quelli di altri Paesi, di cui quattro non Ue (Australia, Canada, Svizzera, Stati Uniti), scelti in ragione della loro esperienza in materia di valutazione ex post di grandi opere nel settore trasporti.

I progetti europei esaminati, tutti cofinanziati nell'ambito delle reti di interesse transeuropeo Ten-T), riguardano la Linea Y basca, la galleria di base del Brennero, la galleria del Fehmarn Belt, la galleria ferroviaria Lione-Torino, Rail Baltica e il Canale Senna-Nord Europa. In particolare, quattro dei sei progetti cofinanziati dall'Ue esaminati (la galleria di base del Brennero, la galleria ferroviaria Lione-Torino, il Canale Senna-Nord Europa e Rail Baltica), risultano migliori, in termini di costi, rispetto alla media mondiale, mentre solo la galleria del Fehmarn Belt e la Linea Y basca registrano uno sforamento del bilancio superiore alla media mondiale. Dall'analisi risulta, quindi, che l'aumento dei costi di realizzazione non è una peculiarità dell'Ue, ma un tratto comune alle infrastrutture di trasporto di tutto il mondo.

In passato la Corte ha rimarcato una discrepanza tra i costi stimati e quelli effettivi dei progetti infrastrutturali Ue, rilevando un incremento medio dei costi del 47% rispetto alle previsioni iniziali. Percentuale che arriva all'85% nel caso della Torino-Lione, registrando l'aumento più alto tra i progetti analizzati, secondo solo al Canale Senna-Nord Europa i cui costi di realizzazione sono lievitati del 199% rispetto alle stime iniziali. Più contenuto invece, lo sforamento di bilancio della galleria di base del Brennero, che ha registrato un aumento del 42%, al di sotto della media rilevata dalla Corte. "L'Ue intende completare una rete globale di infrastrutture di trasporto in tutta l'Europa", ha affermato Annemie Turtelboom, membro della Corte dei conti europea responsabile dell'analisi.

"In passato ritenevamo che gli sforamenti dei costi e i ritardi frenassero in pari misura il conseguimento di questo obiettivo, ma dal confronto che abbiamo condotto emerge che l'Ue è allineata agli altri paesi per quanto riguarda i costi dei grandi progetti, mentre se la cava molto peggio sul piano della puntualità della loro realizzazione". Secondo la Corte, il monitoraggio sistematico basato sui rischi potrebbe essere una soluzione utile a ridurre lo sforamento dei costi (e i ritardi). Un meccanismo simile esiste negli Stati Uniti, dove i progetti ritenuti ad alto rischio sono soggetti ad un monitoraggio rafforzato. Se i progetti mostrano un incremento dei prezzi superiore al 2% annuo rispetto al bilancio stimato, ad esempio, i promotori dei progetti devono presentare relazioni con maggiore frequenza e le autorità federali di gestione esercitano una sorveglianza rafforzata.

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