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Stop degli arrivi dei migranti a Minsk è priorità urgente per l'Ue

Johansson: 'Proteggere l'integrità delle frontiere esterne". Stoltenberg: 'Alleanza è solidale con Polonia e regione'

Migranti al confine tra Bielorussia e Polonia

Redazione Ansa

BRUXELLES - "La nostra priorità più urgente" è chiudere i rubinetti degli arrivi di migranti "all'aeroporto di Minsk". Lo scrive la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, su Twitter. "Mentre intensifichiamo i contatti con i Paesi partner, continuerò a dare priorità alla protezione dell'integrità delle nostre frontiere esterne", aggiunge Johansson. Il regime di Lukashenko organizza voli di richiedenti asilo per attacchi ibridi alle frontiere dell'Unione europea, in Polonia, Lituania e Lettonia, come ritorsione contro le sanzioni dell'Unione europea.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha parlato col presidente polacco Andrzej Duda della "grave situazione" alla frontiera della Polonia. Lo rende noto lo stesso Stoltenberg su Twitter. "L'uso dei migranti da parte della Bielorussia come tattica ibrida è inaccettabile. La Nato è solidale con la Polonia e tutti gli alleati nella regione", aggiunge il segretario generale.

Con la 'Enhanced forward presence' (presenza rafforzata avanzata), la Nato ha - già da anni - quattro battaglioni multinazionali nella regione Est dell'Alleanza, in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, (missioni stabilite dopo l'annessione della Crimea per un totale di oltre 4.600 unità), guidati rispettivamente da Regno Unito, Canada, Germania e Stati Uniti. Si legge sul sito della Nato. In particolare, in Lettonia l'Italia ha una truppa di 200 unità.

"La loro presenza - viene evidenziato - chiarisce che un attacco a un alleato sarà considerato un attacco all'intera Alleanza". Fonti Nato spiegano che per il momento prosegue il monitoraggio della situazione alle frontiere con la Bielorussia e le consultazioni con gli alleati. Viene inoltre evidenziato che la riunione ministeriale Esteri, che si terrà a Riga, dal 30 al primo dicembre, era già stata fissata in Lettonia, prima della crisi col regime di Minsk.

 La Nato è pronta ad assistere ulteriormente gli alleati e a mantenere la sicurezza nella regione". Lo spiegano fonti dell'Alleanza, evidenziando: "Siamo preoccupati per la recente escalation al confine tra Polonia e Bielorussia. Chiediamo alla Bielorussia di rispettare il diritto internazionale. La Nato continua a monitorare da vicino la situazione, che sta mettendo sotto pressione i nostri alleati Lituania, Lettonia e Polonia"

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