BRUXELLES - Le stoviglie riutilizzabili possono avere un minore impatto rispetto ai sistemi monouso per diversi parametri ambientali. E' la conclusione cui giunge l'analisi completa del ciclo di vita delle stoviglie monouso e multiuso (plastica, ceramica, vetro, metallo) realizzata dal consulente indipendente Ramboll per la European Paper Packaging Alliance (Eppa), l'associazione Ue dei produttori di confezioni in carta.
Rispetto ai sistemi monouso in carta, "nell'ambito del funzionamento annuale di un tipico fast-food - si legge in una nota Eppa - i sistemi riutilizzabili generano 2,8 volte più emissioni di CO2, consumano 3,4 volte più di acqua potabile e producono 2,2 volte più di particolato fine". Il fattore principale che spiega i risultati, prosegue la nota, è "il consumo di energia e acqua necessari per lavare e asciugare stoviglie riutilizzabili".
Lo studio "ha anche dimostrato che più aumenta il tasso di riciclo dei prodotti monouso in carta e più aumentano i benefici ambientali - ha detto il vicepresidente di Eppa Antonio D'Amato - basti solo pensare al dato del consumo di acqua potabile, il nostro obiettivo è contribuire in modo significativo alla decarbonizzazione dell'Europa" e "l'enfasi sui materiali riutilizzabili ostacolerà la nostra capacità di raggiungere questi obiettivi".
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