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Bozza dichiarazione del vertice Ue-Balcani occidentali, allargamento legato a riforme

Nella dichiarazione nessuna data per nuovi ingressi in Ue

Bozza dichiarazione del vertice Ue-Balcani occidentali, allargamento legato a riforme

Redazione Ansa

BRUXELLES, 05 OTT - L'Ue ribadisce il suo "inequivocabile sostegno alla prospettiva europea dei Balcani occidentali", nonché il suo "impegno per il processo di allargamento", basato su "riforme credibili dei partner, su una condizionalità equa e rigorosa e sul principio del merito". È quanto si legge nella bozza di dichiarazione del vertice Ue-Balcani occidentali in programma domani in Slovenia, di cui l'Ansa ha preso visione.

Secondo quanto si è appreso, nelle scorse settimane un gruppo di Stati membri, guidato dalla Francia, aveva chiesto di eliminare dal testo il termine 'allargamento'. Richiesta respinta in cambio di un accento particolare, presente nella bozza, sulla condizionalità del processo di adesione. "Il sostegno dell'Ue - si legge nella bozza - continuerà ad essere collegato a progressi tangibili in materia di Stato di diritto e riforme socioeconomiche, nonché all'adesione dei partner ai valori, alle regole e agli standard europei".

Non è invece passata, almeno per ora, la richiesta del governo sloveno di inserire un termine temporale, il 2030, per completare il processo di adesione all'Ue dei sei Stati dei Balcani (Albania, Montenegro, Serbia, Macedonia del Nord, Bosnia-Erzegovina, Kosovo). La Slovenia, che detiene il semestre di presidenza del Consiglio Ue, ha fatto dell'allargamento Ue alla regione una delle sue priorità.

Nella bozza, inoltre, si fa riferimento al sostegno di Bruxelles ai Balcani per la fornitura di vaccini affinché la regione possa "raggiungere tassi di vaccinazione simili alla media dell'Ue entro la fine del 2021". Altro punto è quello sul Piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali (Eip), un pacchetto di investimenti voluto dall'Ue per stimolare la ripresa socioeconomica verde e a lungo termine della regione, che mobiliterà circa 30 miliardi di euro nei prossimi 7 anni, di cui 9 in sovvenzioni e 20 in investimenti.

Quanto alla crescente influenza di paesi terzi nell'area, in particolare Cina e Russia, nel documento non c'è alcun riferimento diretto ma si sottolinea che "l'Ue è di gran lunga il partner più stretto, il principale investitore e il principale donatore della regione" e che la "portata senza precedenti" di questo sostegno deve essere "pienamente riconosciuta e comunicata dai partner nel dibattito pubblico". Tra le questioni toccate, anche l'immigrazione. "Data la gravità della situazione in Afghanistan - si legge - l'Ue lavorerà a stretto contatto con tutti i suoi partner, compresi i Balcani occidentali, per affrontare le sfide in evoluzione e, se del caso, coordinare risposte congiunte".

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