BRUXELLES "In Ucraina la corruzione rimane presente ad ogni livello dello Stato. L'Unione europea ha cercato di combattere il fenomeno nel Paese, convogliando fondi e interventi in svariati settori, dalla concorrenza al sistema giudiziario, ma il sostegno fornito e le misure attuate non hanno prodotto i risultati attesi". Emerge da uno studio pubblicato dalla Corte dei conti europea.
Stando alla Corte, parte del problema risiede nel fatto che "nonostante l'Ue fosse da molto tempo a conoscenza delle connessioni tra oligarchi, alti funzionari, politici, sistema giudiziario e imprese statali, non è stata sviluppata una strategia concreta per contrastare la corruzione ad alto livello come ad esempio i flussi finanziari illeciti", riducendo così l'efficacia dei programmi di lotta alla corruzione finanziati da Bruxelles con oltre 20 milioni di euro tra il 2016 e il 2020.
"Gli oligarchi e gli interessi di alcuni continuano a minare lo stato di diritto e a compromettere lo sviluppo dello Stato", ha spiegato Juhan Parts, membro della Corte dei conti europea e responsabile della relazione. "L'Ucraina ha bisogno di una strategia mirata ed efficiente per contrastare il potere degli oligarchi e ridurre la loro influenza sullo Stato. E l'Ue deve svolgere un ruolo ben più incisivo di quanto non abbia fatto finora", ha concluso Parts.
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