Europarlamento

Borrell, delegazione Ue potrebbe essere un'antenna a Kabul

Se le condizioni di sicurezza lo permetteranno

Borrell, delegazione Ue potrebbe essere un'antenna a Kabul

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Stiamo valutando una presenza dell'Ue a Kabul coordinata dal Servizio europeo per l'azione esterna. La nostra delegazione non è mai stata chiusa. Le ambasciate degli Stati membri sono chiuse e non riapriranno, ma c'è ancora una delegazione Ue, e dato che non è un'ambasciata, visto che non siamo uno Stato, può essere usata come un'antenna se le condizioni di sicurezza lo permetteranno". Lo ha spiegato l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, nel suo intervento al Parlamento europeo.

"Se vogliamo avere una qualche occasione di influenza" sull'Afghanistan," non abbiamo altra opzione che impegnarci con i talebani", ha spiegato l'Alto rappresentante Ue, sottolineando che questo "non significa riconoscerli". Nella valutazione di Borrell, quanto avvenuto è "una tragedia per gli afghani, una battuta d'arresto per l'Occidente e un potenziale cambiamento nelle relazioni internazionali. Tre prospettive" per analizzare la situazione.

E questa crisi, secondo lo spagnolo, deve essere anche occasione per fare "autocritica". Un momento per trarre lezioni "sugli sforzi per la costruzione di uno Stato", da riutilizzare altrove nel mondo, uno sforzo certo "molto più difficile di quanto il presidente Bush debba aver pensato". Ma occorre anche riflettere su cosa la crisi afghana significhi "per le relazioni con gli Usa, per lo sviluppo dell'autonomia strategica dell'Ue, per la sicurezza e la politica di difesa" europea.

"Dobbiamo aprire velocemente un canale di discussione" con i talebani "per poter distribuire gli aiuti umanitari e per cercare di evacuare le persone vulnerabili a cui dobbiamo protezione. Dobbiamo intensificare anche i contatti con Pakistan, Cina, Russia, Turchia, Uzbekistan e Tagikistan: sono attori chiave in questa regione e per questo la delegazione Ue in Arabia Saudita invierà due persone in Qatar e da lì proveremo a mettere piede a Kabul", ha spiegato Borrell, in risposta a 77 interventi degli eurodeputati.

Oltre alla grave crisi economica in Afghanistan, Borrell ha evidenziato che cinque milioni di afgani nel nord del Paese "sono minacciati da una carestia eccezionale". "Dobbiamo aiutarli non perché temiamo vengano in Europa, ma per ragioni umanitarie", ha esortato.

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