Europarlamento

Weber, non mi candiderò alla presidenza del Parlamento

La seconda metà del mandato appartiene al Ppe

Weber, non mi candiderò alla presidenza del Parlamento

Redazione Ansa

BRUXELLES - Manfred Weber, presidente del gruppo del Ppe al Parlamento Ue, ha annunciato che non si candiderà alla presidenza del Parlamento europeo nel rinnovo delle cariche di metà mandato. Weber precisa che "la seconda metà del mandato alla presidenza dell'Eurocamera appartiene al Gruppo del Ppe", dopo la staffetta con i Socialisti e Democratici.

"Alle ultime elezioni, il Ppe ha mantenuto in modo convincente la sua posizione di più grande partito politico in Europa. Durante i negoziati politici che sono seguiti tra i tre maggiori gruppi politici, il mandato del presidente del Parlamento è stato diviso tra S&D e Ppe", spiega Weber. "Quindi, con l'avvicinarsi del medio termine alla fine dell'anno, il Gruppo del Ppe sta ora avviando il processo per designare il nostro candidato ad assumere il ruolo di Presidente dalla sessione plenaria di gennaio in poi - aggiunge -. Questo accordo non è condizionato a nessun candidato o circostanza specifica. La seconda metà del mandato appartiene al Gruppo del Ppe".

"La nostra missione di ricostruire la democrazia cristiana e la politica di centrodestra in Europa determinerà se questo continente sarà guidato o meno da estremisti di sinistra e di destra dopo le prossime elezioni europee. Ritengo che questo sia di fondamentale importanza per la stabilità e la prosperità dell'Unione europea e dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per avere successo". Afferma inoltre Weber. "Sarebbe quindi un grande onore e privilegio succedere a Donald Tusk come presidente del Partito Popolare europeo per continuare a costruire un partito più unito e di successo in vista delle prossime elezioni europee del 2024", ha aggiunto. "Ho grande ammirazione per la scelta del presidente Tusk di tornare in Polonia e presentare al popolo polacco una credibile alternativa europeista con il centrodestra - aggiunge il politico tedesco -. Il presidente Tusk ha il nostro pieno sostegno e siamo convinti che sia in grado di costruire un futuro migliore per il suo paese e il suo popolo".

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