Europarlamento

Borrell all'europarlamento, quanto accaduto in Afghanistan è una catastrofe

Le parole di Biden sulla costruzione dello Stato sono "discutibili"

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Quello che è accaduto in Afghanistan "è una catastrofe, lo è per gli afgani, lo è per la credibilità occidentale, lo è per le relazioni internazionali. È un incubo. Non possiamo portare via tutti gli afgani fuori dal Paese". Così l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, in un'audizione straordinaria al Parlamento europeo.

"Quello che è accaduto in Afghanistan solleva molte questioni sull'impegno occidentale, e su quanto siamo stati in grado di raggiungere. Il primo obiettivo era combattere Al Qaeda. Il presidente Biden ha detto che costruire uno Stato non è mai stato" un obiettivo "questo è discutibile. Abbiamo fatto molto per costruire uno Stato che potesse garantire lo stato di diritto ed il rispetto delle libertà fondamentali. Siamo riusciti nella prima parte. Abbiamo fallito nella seconda missione. Anche se c'è da chiedersi se fosse una missione".

"Dobbiamo farci alcune domande difficili e chiederci come quanto è accaduto in Afghanistan sia stato possibile. Alcune settimane fa ero col presidente afgano ed era stato molto amaro sulla possibilità di tenuta del Paese di fronte all'offensiva dei talebani. Ma sicuramente nessuno si aspettava quello che è successo. Credo neppure i talebani".

"Non possiamo lasciare che Cina e Russia prendano il controllo della situazione" in Afghanistan e "lasciare il sostegno a Kabul e andarcene. Possiamo essere rilevanti". Ha aggiunto Borrell, parlando del posizionamento dell'Unione europea nel nuovo scenario.

"Ho detto che occorre parlare con i talebani, ma questo non significa affatto il loro riconoscimento". Ha chiarito l'Alto rappresentante.

"Dobbiamo fare una distinzione tra aiuti umanitari e l'aiuto allo sviluppo. L'aiuto umanitario dovrà essere incrementato, mentre l'aiuto allo sviluppo deve essere interrotto fino a quando non avremo capito quale sia il comportamento di chi guida il Paese, perché ci sono delle condizioni".

"Dobbiamo mettere insieme un'alleanza con i Paesi" che hanno i nostri valori, "in particolare Usa e Regno Unito, per affrontare le conseguenze geopolitiche di quanto avviene e di quanto avverrà in Afghanistan. La Cina ha già riconosciuto i talebani. La Russia lo farà. Non chiuderanno le loro ambasciate, al contrario, vogliono aumentare la loro presenza. E questo cambia l'equilibrio geopolitico dei poteri".

"La mia priorità è portare i 400 che hanno lavorato con l'Ue e le loro famiglie in Europa. 106 sono arrivati a Madrid stanotte, mentre 300 stanno cercando di raggiungere l'aeroporto. E questa è la cosa più difficile. Abbiamo inviato a Kabul quattro persone di rinforzo per renderlo possibile, ed è impossibile farlo senza parlare con i talebani che controllano le strade". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, nel suo intervento straordinario al Parlamento europeo. Borrell ha detto di essere in contatto con Blinken e col segretario della Nato Stoltenberg, e che gli Stati Uniti dovrebbero inviare forze per mettere sotto controllo la situazione. "Non truppe da combattimento", ma agenti "in grado di fare contenimento delle masse che premono".

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