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Ue, Gb, Usa e Canada, sosteniamo la democrazia in Bielorussia.

Tikhanovskaya, bene le sanzioni, il regime ha aumentato la repressione

Sanzioni a 86 persone e 4 compagnie in Bielorussia

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Siamo uniti nella nostra profonda preoccupazione per i continui attacchi del regime di Lukashenko ai diritti umani, alle libertà fondamentali e al diritto internazionale. Oggi abbiamo adottato un'azione sanzionatoria coordinata in risposta all'atterraggio forzato del 23 maggio di un volo commerciale Ryanair tra due Stati membri dell'Ue e all'arresto per motivi politici del giornalista Raman Protasevich e della sua compagna Sofia Sapega, nonché al continuo attacco a persone diritti e libertà fondamentali". Lo si legge in una nota congiunta di Ue, Canada, Gb e Stati Uniti, che si "impegnano a sostenere le aspirazioni democratiche".

"La situazione in Bielorussia è devastante, Lukashenko ha aumentato la repressione. Noi siamo pronti a lottare fino alla fine, ciò significa nuove elezioni alla fine dell'anno, tutti i prigionieri devono essere rilasciati e i negoziati devono iniziare". Risponde così la leader dell'opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaya nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles. "Solo pochi minuti fa si è saputo che Washington, Ottawa a Londra hanno anche imposto sanzioni al regime di Lukashenko" e "questo mi sembra una cosa molto giusta che arriva al momento giusto", ha aggiunto Tikhanovskaya, sottolineando che "l'unità tra l'Ue, la Gran Bretagna, il Canada e gli Usa è molto importante".

Nel frattempo I ministri degli Esteri dell'Ue hanno adottato il quarto pacchetto di sanzioni, con l'iscrizione di 78 individui e 8 imprese nella 'black list' dell'Ue, che prevede il divieto dei viaggi ed il congelamento dei beni. Si apprende da fonti diplomatiche europee. Nella lista nera dei sanzionati, oltre a uomini d'affari bielorussi, anche familiari di Lukashenko, militari di alto rango, e giudici. Il provvedimento dettagliato sarà pubblicato più tardi sulla Gazzetta ufficiale europea.

Il figlio Dimitry, e Liliya, nuora del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, figurano nella black list Ue dei sanzionati con divieti di viaggio nell'Unione europea e congelamento dei beni. Nel provvedimento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Ue sono iscritte 78 persone e 7 entità. Le misure toccano importanti uomini d'affari della cerchia ristretta del presidente Lukashenko, come Siarhei Tsiatseryn (distribuzione di bevande alcoliche e prodotti alimentari), Mikhail Gutseriev, imprenditore russo di spicco con interessi in Bielorussia (energia e potassio), Aliaksey Aleksin (petrolio e energia, tabacco e finanza).

 

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