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Ema, ok estensione seconda dose Pfizer a 40 giorni

Agenzia vaccini mRna promettenti contro variante indiana

Ema, nessuna restrizione per il vaccino AstraZeneca

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Stiamo monitorando molto da vicino i dati sulla variante indiana e ci sono evidenze promettenti sulla possibilità che i vaccini a mRna siano in grado di neutralizzarla". Lo ha detto il responsabile della strategia sui vaccini dell'Ema, Marco Cavaleri, nel corso di una conferenza stampa. "Siamo piuttosto fiduciosi" che i vaccini di questo tipo "saranno efficaci", ha sottolineato Cavaleri, precisando che dovranno essere raccolte "ulteriori prove".

"Non abbiamo indicazioni che la somministrazione della seconda dose di AstraZeneca possa accrescere il rischio di eventi rari avversi legati alle trombosi, per questo motivo riteniamo che la seconda dose del siero debba essere usata. Allo stesso tempo, sappiamo che ci sono Paesi che pensano di dare un altro vaccino come seconda dose.C'è un test clinico in corso nel Regno Unito che ci darà informazioni importanti se sia il caso di andare in questa direzione". Lo afferma Marco Cavaleri in una conferenza stampa dell'Ema.

E' importante sottolineare che nei test clinici" la somministrazione della seconda dose di Pfizer Biontech era prevista fino a 42 giorni. Queste informazioni sono nel bugiardino del vaccino. Quindi non è una deviazione rispetto alla raccomandazione" superare i 21 giorni estendendo a cinque settimane-40 giorni. Se si superassero i 42 giorni, allora sarebbe una deviazione". Così Marco Cavaleri dell'Ema, alla domanda dell'ANSA.

"I dati continuano ad arrivare. Dovremmo arrivare presto ad una decisione" sui quattro vaccini in corso di valutazione, Curevac, Novavax, Sinovac, Sputnik". Così Marco Cavaleri, in una conferenza stampa dell'Ema.

"Le ispezioni che riguardano le pratiche cliniche" sul vaccino Sputnik "in Russia sono state completate di recente, gli ispettori europei si apprestano ora ad iniziare le indagini sulle pratiche di produzione". Lo ha riferito il responsabile degli studi clinici dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), Fergus Sweeney, nel corso di una conferenza stampa. "I risultati di entrambe le indagini andranno a integrare la valutazione per la nostra decisione" sull'approvazione dello Sputnik, ha aggiunto.

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