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Ue lavora a strumento per la decarbonizzazione dei trasporti

Ipotesi di utilizzare 20-30 miliardi da ricavi Ets esteso a mobilità

Il capogabinetto del Commissario Ue Timmermas, Diederik Samsom

Redazione Ansa

BRUXELLES - Uno nuovo strumento finanziario Ue da "20-30 miliardi l'anno" per impedire che i costi della transizione ecologica nei trasporti siano pagati dalle fasce sociali più deboli. E' l'ipotesi su cui sta lavorando la Commissione europea, che il 14 luglio lancerà il pacchetto "Fit for 55", una rivoluzione delle politiche climatiche Ue. La cifra "è solo una stima" dei ricavi aggiuntivi di un'estensione del mercato Ets ai trasporti, ha precisato il capo di gabinetto del vicepresidente Ue Frans Timmermans, Diederik Samsom, partecipando a un webinar organizzato dal presidente della commissione ambiente dell'Europarlamento, Pascal Canfin.
Oggi l'Ets, il mercato Ue della CO2, è limitato a energia e grandi impianti industriali. Ampliarne l'ambito è un'operazione non priva di rischi, come un aumento del costo dei carburanti alla pompa. Per attenuare l'impatto, "questi ricavi in più potremmo non distribuirli" a livello nazionale come avviene oggi, ha detto Samson, "ma creare uno strumento per usarli per esempio in un grande programma di decarbonizzazione del trasporto pubblico, oppure in finanziamenti per l'acquisto di auto elettriche, con fondi supplementari a quelli che gli Stati già impiegano su questi aspetti". Samsom stima in "40 miliardi l'anno" i ricavi dell'Ets se includesse, oltre ai trasporti, anche gli edifici.

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