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Corte Ue, riforma Malta non mina l'indipendenza dei giudici

Corte respinge le argomentazioni dell'associazione Repubblika

Corte Ue, riforma Malta non mina l'indipendenza dei giudici

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Le disposizioni di uno Stato membro che attribuiscono al primo ministro un potere decisivo nella nomina dei giudici, prevedendo anche l'intervento di un organo indipendente incaricato di valutare i candidati e di fornire un parere, non sono contrarie al diritto dell'Unione": lo ha stabilito la Corte di Giustizia della Ue in una sentenza sullo stato di diritto a Malta.

Repubblika, un'associazione che promuove la tutela della giustizia a Malta, aveva contestato dinanzi alla giustizia la riforma del 2016 che modifica la procedura di nomina dei giudici maltesi, assegnando al primo ministro il potere di presentare al presidente della Repubblica la nomina di un candidato a tale posto. Repubblika sollevava dubbi sull'indipendenza dei magistrati nominati in questo modo. Ma per la Corte Ue le nuove disposizioni "non sembrano atte a condurre ad una mancanza di apparenza di indipendenza o di imparzialità dei giudici tale da ledere la fiducia che la giustizia deve ispirare ai singoli in una società democratica e in uno Stato di diritto".

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