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Michel a Londra, ci dica quante dosi di vaccino ha esportato

Presidente Consiglio europeo a Politico contrattacca su export

Vaccini: Michel, non lasciamoci ingannare da Russia e Cina

Redazione Ansa

BRUXELLES -  Non si placa lo scontro Bruxelles-Londra sui vaccini anti-Covid. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, tiene il punto e, in un'intervista a Politico, torna ad attaccare il governo britannico. Il Regno Unito ha negato di aver imposto "un divieto" alle esportazioni, ma "sappiamo, e io lo so perché sono un politico, che ci sono diversi modi per imporre un divieto o restrizioni sui vaccini o sui farmaci. La domanda è: quante dosi hanno esportato? E' un quesito molto semplice a cui non ho ancora avuto risposta", ha detto il belga.

Michel aveva suscitato l'indignazione nel Regno Unito martedì scorso, affermando che l'Ue sarebbe titolata a bloccare le esportazioni degli antidoti prodotti sul proprio territorio poiché Londra avrebbe fatto già lo stesso. Affermazioni prontamente respinte da Johnson: "Non abbiamo bloccato un singolo vaccino o componente" vaccinale, ha replicato il premier ieri alla Camera dei Comuni, intimando a Michel di ritirare le sue affermazioni.

Di tutta risposta, il presidente del Consiglio europeo ha rilanciato le accuse: "Ieri sera ho visto alcune reazioni" dall'altra sponda della Manica "ma non ho visto quante dosi esportano al di fuori del Regno Unito. Quante dosi hanno inviato in Europa o ai Paesi terzi? E' una domanda che non riguarda solo l'Europa", ha insistito, facendo appello a "più trasparenza" da parte di Londra.

Secondo le statistiche presentate dalla Commissione Ue ai diplomatici europei e filtrate ieri a Bruxelles, al 9 marzo, l'Unione aveva esportato 34 milioni di dosi, di cui 9,1 milioni al Regno Unito. "Quello che è certo è che l'Europa esporta molte dosi e non è giusto attaccarla sostenendo che abbiamo scelto la via del nazionalismo o del protezionismo", ha aggiunto Michel.

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