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Johnson, il Regno Unito non ha bloccato un singolo vaccino

Convocata la charge d'affaires Ue, Michel ritiri accuse

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel

Redazione Ansa

LONDRA - Il Regno Unito "non ha bloccato un singolo vaccino o componente" vaccinale anti Covid. Lo ha detto oggi il premier Boris Johnson tornando a respingere le accuse del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, durante il Question Time del mercoledì alla Camera dei Comuni. "Siamo contrari al nazionalismo sui vaccini in ogni forma", ha rincarato Johnson, chiedendo pubblicamente a Michel di ritirare le sue affermazioni e rivendicando invece i meriti del suo governo nella rapidità della campagna vaccinale britannica, con circa "22,5 milioni di persone" vaccinate finora nel Regno.

Il premier britannico ha formalizzato oggi la convocazione al Foreign Office dell'incaricata d'affari della delegazione diplomatica dell'Ue a Londra, Nicole Mannion, alla quale ha consegnato una lettera di protesta dopo le parole con cui il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, aveva accusato il Regno Unito e gli Usa di aver di fatto fermato da tempo l'export di vaccini anti Covid prodotti nei loro territori per giustificare la minaccia di Bruxelles d'imporre un blocco.

In precedenza la Bbc aveva reso noto l'invio di una lettera del ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, a Michel, con la richiesta perentoria di "correggere" quanto dichiarato. "Qualsiasi riferimento a un blocco delle esportazioni dei vaccini o a restrizioni da parte del Regno Unito è completamente falso", ha tagliato corto Raab al riguardo.

In una telefonata di "qualche tempo fa" , Johnson aveva "rassicurato" la presidente della Commissione Ursula von der Leyen circa il fatto "che il Regno Unito non aveva alcun problema quando si trattava di consegnare vaccini all'Ue". E' quanto ha ricordato oggi il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer rispondendo alle numerose domande che gli sono stati rivolte soprattutto da giornalisti inglesi sulla polemica apertasi tra Londra e Bruxelles sul presunto blocco dell'esportazione di vaccini dopo le dichiarazioni di Michel.

Il portavoce ha comunque sottolineato più volte di non avere alcuna intenzione di commentare le dichiarazioni di Michel. "L'Ue - ha detto ancora Mamer in una delle tante risposte date - rifornisce ed esporta vaccini in tutto il mondo e questo non è sempre vero per tutti i nostri partner". "Da parte nostra - ha concluso - vogliamo continuare ad avere questo ruolo, a patto che le società che hanno contratti con noi li rispettino, e speriamo che la catena di approvvigionamento globale di vaccini resti aperta".

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