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Michel, una Ue più forte rende più forte la Nato

Stoltenberg, evitare che la crisi sanitaria diventi una crisi di sicurezza

European leaders' and NATO Secretary General Jens Stoltenberg video conference on security and defence and on the EU's Southern Neighborhood in Brussels

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Una Ue più forte rende la Nato più forte". Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella conferenza stampa al termine del vertice dei leader Ue, ribadendo la necessità dell'Unione di promuovere una propria autonomia strategica in stretta collaborazione con l'Alleanza transatlantica e gli Usa. 

La nuova amministrazione americana "rappresenta un'occasione unica per rafforzare" l'importante legame tra la Nato e l'Ue" ha aggiunto Charles Michel accogliendo il segretario generale della Nato Jan Stoltenberg. Il quale, oltre a dirsi d'accordo con quanto osservato da Michel, ha sottolineano come, per l'Alleanza Atlantica, "la priorità" in questo momento difficile sia "evitare che una crisi sanitaria si trasformi in una crisi di sicurezza". Stoltenberg partecipa questa mattina alla prima parte dei lavori del Consiglio europeo straordinario dedicato proprio ai rapporti tra Ue e Nato.

Il premier Mario Draghi è intervenuto in mattinata alla sessione Sicurezza e Difesa del Consiglio Ue, sottolineando l'importanza dell'autonomia strategica dell'Ue in un quadro di complementarietà con la Nato e di coordinamento con gli Usa. Occorre essere autonomi e al contempo coordinati, è il ragionamento fatto da Draghi, secondo il quale sarà più facile con l'amministrazione Biden.

Il rilancio dell'agenda transatlantica, ha spiegato il premier, è un obiettivo cruciale. Draghi ha poi spiegato come il percorso di costruzione di un'autonomia strategica dell'Unione europea deve essere declinato in complementarietà con la Nato, anche alla luce del rinnovato impegno transatlantico della nuova amministrazione Usa. Tuttavia l'Ue deve puntare ad essere più che solo una parte della Nato

Draghi, a quanto si apprende da fonti europee, ha salutato con favore l'impegno dell'Unione nel rilanciare una partnership ambiziosa con gli altri Paesi del Vicinato Meridionale. E' "arrivato il momento di mettere in pratica questo impegno, attraverso il dialogo politico e il sostegno economico", ha detto Draghi, enfatizzando in particolare i temi d'interesse comune come l'ambiente, il clima, l'energia, il turismo e il commercio.

Nel corso del Consiglio Ue, Draghi ha dato il benvenuto all'impegno dell'Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, e della Commissione Ue, per la realizzazione dello "strategic compass", iniziativa lanciata da Bruxelles in merito alla sicurezza e difesa dell'Unione. Il premier è convinto che l'Ue debba continuare a costruire le sue capacità in materia di sicurezza, soprattutto nel campo della cybersecurity e contro le minacce ibride.

"Alla luce del numero crescente e della complessità delle minacce informatiche", l'Ue "mira a rafforzare la resilienza e la reattività informatica europea e a migliorare il quadro di gestione delle crisi di cybersicurezza". Si legge nella bozza della dichiarazione congiunta dei leader dell'Unione, in tema di sicurezza e difesa, che l'ANSA è in grado di anticipare.

"A seguito della strategia per la sicurezza informatica presentata nel dicembre 2020, invitiamo la Commissione e l'Alto rappresentante a riferire sull'attuazione entro giugno 2021", si spiega nel documento. Inoltre si punta ad "una maggiore cooperazione e coordinamento per prevenire e rispondere alle minacce ibride, compresa la disinformazione, coinvolgendo il settore privato e gli attori internazionali pertinenti".

"L'Unione europea dev'essere all'altezza delle missioni" a cui è chiamata a partecipare senza il sostegno della Nato, pertanto "dobbiamo continuare a rafforzare le capacità militari europee". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al termine del vertice Ue, precisando che "un'ottima cooperazione con la Nato resta una priorità per l'Unione".

Gli Stati membri devono "mettere fine alla frammentazione attuale delle proprie capacità militari e far fronte alle sfide insieme", ha evidenziato von der Leyen, ricordando l'importanza del programma di difesa comune europeo (Pesco). Questa settimana l'Ue ha lanciato tre progetti ammiraglia su droni e tecnologie legate alla comunicazione e alla gestione del traffico spaziale, ha spiegato la leader, aggiungendo che "la corsa tecnologica globale è iniziata e l'Europa deve fare da apripista".

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