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Ue, piattaforme online si mobilitino contro disinformazione

Promuovere elezioni libere ed eque

Ue, piattaforme online si mobilitino contro disinformazione

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Ue "vuole andare online, ma lo vuole fare secondo i propri valori. Non presentiamo un pacchetto ideologico, di sinistra o di destra, ma la possibilità di giocare secondo le regole. Nessuno vuole stabilire il ministero della Verità, ma vogliamo spingere le piattaforme ad assumersi le responsabilità per quanto pubblicano e ad intervenire". Così la vicepresidente della Commissione Ue Vera Jurova presentando il piano d'azione sulla democrazia, che in larga parte si rivolge al mondo digitale, per affrontare la disinformazione, le interferenze dei Paesi terzi, l'applicazione di regole nelle competizioni elettorali ed il terrorismo.

Il piano punta a promuovere elezioni libere ed eque, contrastare la disinformazione online e le interferenze straniere, e sostenere media indipendenti. Nel 2021 la Commissione proporrà misure legislative sulla trasparenza della pubblicità politica per chiarire le responsabilità delle piattaforme online, degli inserzionisti e degli sponsor di contenuti a pagamento e rivedrà le norme sui finanziamenti ai partiti politici Ue. Sul piano della lotta alla disinformazione, Bruxelles sta pensando all'introduzione di sanzioni finanziarie ad attori stranieri. Nella primavera 2021, l'esecutivo Ue rivedrà il codice per la disinformazione con l'obiettivo di farne un quadro di co-regolamentazione degli obblighi e delle responsabilità delle piattaforme online. Sempre l'anno prossimo, l'Ue presenterà una raccomandazione per tutelare la sicurezza dei giornalisti e misure per la trasparenza della proprietà dei mezzi di informazione e dei finanziamenti statali. La strategia sarà implementata gradualmente, entro il 2023.

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