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Recovery: ok negoziato con Parlamento Ue su stato diritto, ma Ue divisa

La presidenza tedesca incassa il mandato ma non all'unanimità

Recovery: ok negoziato con Parlamento Ue su stato diritto, ma Ue divisa

Redazione Ansa

BRUXELLES - Ue ancora divisa sulla condizionalità legata allo stato di diritto ma i negoziati fanno un altro passo avanti. La presidenza tedesca della Ue fa sapere di aver ricevuto mandato a negoziare con il Parlamento Ue da "un'ampia maggioranza" di rappresentanti permanenti della Ue, cioè gli ambasciatori riuniti nel Coreper. Ora può partire il negoziato con il Parlamento sull'introduzione di un meccanismo di condizionalità, anche se non tutti i Paesi sono d'accordo e potrebbero comunque bloccare il processo in seguito. "C'è insoddisfazione e critiche ad entrambi i capi dello spettro, ma è comunque incoraggiante che un'ampia maggioranza degli Stati Ue ha sostenuto la proposta di meccanismo di condizionalità e i negoziati col Parlamento possono partire", ha scritto su twitter il portavoce della presidenza tedesca della Ue. 

"Qualsiasi cosa è meglio del voto all'unanimità che non porta da nessuna parte e che ci lascerebbe in un'altra situazione tipo quella che si è verificata con l'articolo 7. Perciò sono contenta che i negoziati" sul meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto legato al bilancio Ue, presentato dalla presidenza di turno tedesca "vadano avanti". Così la vicepresidente della Commissione europea, Vera Jurova, commentando l'endorsemt del meccanismo oggi alla riunione degli ambasciatori (Corper). Il meccanismo presentato dalla presidenza tedesca prevede le decisioni a maggioranza qualificata.

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