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Apple: ricorso Ue contro sentenza su aiuti Irlanda

Vestager, Tribunale ha commesso errori di diritto

Apple: ricorso Ue contro sentenza su aiuti Irlanda

Redazione Ansa

BRUXELLES - La Commissione Ue ha deciso di presentare ricorso alla Corte di giustizia europea contro la sentenza del luglio 2020 del tribunale che ha annullato la decisione di Bruxelles sugli aiuti di stato "illegali" concessi dall'Irlanda a favore di Apple. Lo annuncia la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager. "La sentenza del tribunale solleva importanti questioni giuridiche" e "la Commissione ritiene rispettosamente che nella sua sentenza il Tribunale abbia commesso una serie di errori di diritto", sottolinea Vestager.

La paladina europea dell'antitrust, Margrethe Vestager, non si ferma nella sua battaglia sul fisco contro la Apple e l'Irlanda, nonostante la dolorosa sconfitta subita a luglio al Tribunale Ue. La vicepresidente ha deciso di fare ricorso contro quella decisione che, annullando la richiesta di Bruxelles alla Apple di restituire 13 miliardi di euro all'Irlanda, smentiva anni di indagini europee che provavano come quegli sconti fiscali fossero aiuti illegali. "La sentenza del Tribunale solleva importanti questioni giuridiche" e "la Commissione ritiene rispettosamente che nella sua sentenza il Tribunale abbia commesso una serie di errori di diritto", ha detto la Vestager annunciando la mossa, studiata per oltre un mese ma di cui era convinta fin da subito. Quella contro le multinazionali che eludono il fisco legalmente, aiutate da governi felici di attrarre investimenti, soprattutto se miliardari, è stata la sua battaglia principale in tutto il suo precedente mandato. Nella nuova Commissione, diventata ancora più potente perché salita al grado di vicepresidente esecutivo, non intende indietreggiare. "Garantire che tutte le società, grandi e piccole, paghino la loro giusta quota di tasse rimane una priorità assoluta per la Commissione", prosegue Vestager, sottolineando che "il Tribunale ha ripetutamente confermato il principio secondo cui, sebbene gli Stati membri abbiano la competenza per determinare la loro legislazione fiscale, devono farlo nel rispetto del diritto Ue, comprese le norme sugli aiuti di Stato".

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