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Cpi: Borrell, le sanzioni Usa sono inaccettabili

Ue, preoccupa crescente minaccia uso sanzioni

Cpi: Ue, preoccupa crescente minaccia uso sanzioni

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Siamo al fianco della Corte penale internazionale e ci dispiace vedere passi che vanno contro la sua attività". Così il portavoce del Servizio europeo per l'azione esterna, Peter Stano, ad una domanda, esprimendo "preoccupazione per il crescente minaccia di usare sanzioni" contro l'organismo, e richiamando la dichiarazione dell'Ue del luglio scorso, quando gli Stati Uniti avevano già annunciato le misure. "La delegazione dell'Ue a Washington ha già reso note le sue preoccupazioni", ed è "in contatto" con gli Stati Uniti su questo punto, ha aggiunto Stano, annunciando una nuova dichiarazione dell'Unione sulla questione, per stasera o domani.

"Siamo rammaricati che gli Stati Uniti abbiano deciso di imporre sanzioni contro il pubblico ministero della Corte penale internazionale" Fatou Bensouda "ed il suo collaboratore. I Paesi Bassi continueranno a sostenere l'indipendenza della Corte ed il suo lavoro contro l'impunità. Con i nostri partner Ue esamineremo come possiamo sostenere al meglio la Corte". Così il ministro degli Esteri olandese, Stef Blok, su Twitter

"Le sanzioni annunciate dall'amministrazione degli Stati Uniti il 2 settembre contro due membri del personale della Corte penale internazionale (Cpi), compreso il suo procuratore, sono misure inaccettabili e senza precedenti che tentano di ostacolare le indagini e i procedimenti giudiziari della Corte". Lo afferma in una nota l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell. "La Cpi deve essere in grado di lavorare in modo indipendente e imparziale, libera da interferenze esterne - prosegue Borrell -. Gli Stati Uniti dovrebbero riconsiderare la propria posizione e invertire le misure adottate. L'impunità non deve mai essere un'opzione". Borrell ricorda che "l'Ue è incrollabile nel suo sostegno all'universalità dello Statuto di Roma e alla Cpi. Lo difenderemo risolutamente da ogni tentativo volto a ostacolare il corso della giustizia e minare il sistema internazionale di giustizia penale". 

 

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