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Bielorussia: Stoltenberg, non si usi Nato come pretesto

Siamo vigili ma non ci sono rafforzamenti militari nella regione

Navalny: Nato, serve un'indagine trasparente

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Seguiamo molto da vicino la situazione in Bielorussia. Siamo vigili e siamo pronti a proteggere e difendere tutti gli alleati, ma non c'è alcun rafforzamento militare Nato nella regione. Quindi qualsiasi tentativo da parte del regime di usare la Nato come pretesto per reprimere i manifestanti nel proprio Paese è assolutamente ingiustificato". Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a margine della riunione informale dei ministri della Difesa dell'Ue, a Berlino. "Tutti gli alleati rispettano la sovranità, l'integrità, e l'indipendenza della Bielorussia. E la Nato resta un'alleanza difensiva", ha aggiunto. 

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, è intervenuto oggi anche su Alexei Navalny e ha chiesto un'indagine trasparente sul caso del leader dell'opposizione russa sostenendo che "non ci sono motivi per dubitare" delle conclusioni dei medici tedeschi secondo cui è stato avvelenato. La richiesta di Stoltenberg si aggiunge a quella di numerose altre a livello internazionale in cui si esorta la Russia a indagare sull'incidente nel quale, secondo i suoi sostenitori, Navalny sarebbe stato avvelenato da una tazza di tè in un aeroporto della Siberia. La tesi dell'avvelenamento è respinta da Mosca. 

 

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