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Minneapolis: Ue, fake news da Cina e Russia

Coronavirus: disinformazione no-vax da siti russi su Lombardia

Minneapolis: Ue, fake news da Cina e Russia

Redazione Ansa

BRUXELLES - Cina e Russia stanno cercando di strumentalizzare le proteste in Usa per creare divisioni e influenzare le elezioni statunitensi. Lo si legge nella newsletter Stratcom di EUvsDisinfo, la task force Ue contro le fake news del Servizio di azione esterna Ue. Il quotidiano Politico in un'analisi sugli account Twitter ha rilevato che i due Paesi stanno inondando i social media promuovendo messaggi divisori collegati a George Floyd.

I media pro-Cremlino stanno diffondendo notizie false sulle manifestazioni negli Stati Uniti che sarebbero state orchestrate dal Partito Democratico e che un veterano dell'esercito ucraino avrebbe portato un pullman carico di manifestanti a Minneapolis. Inoltre, le campagne di fake news, secondo EUvsDisinfo, si concentrano su due narrazioni diverse: mentre i media sponsorizzati dalla Russia sul territorio americano sostengono i manifestanti, all'interno della Russia i siti di informazione pro-Cremlino diffondono contenuti razzisti contro le proteste. Secondo la società di analisi sui social media Graphika, si legge nella newsletter, la Russia, la Cina e l'Iran stanno utilizzando media statali per promuovere le proprie narrazioni sugli Usa.

Mentre la disinformazione no-vax dei media pro Cremlino si concentra sull'Italia: il sito geopolitica.ru ha diffuso la notizia falsa sostenendo che le case farmaceutiche intendono bloccare le indagini sull'elevato numero di decessi da coronavirus in Lombardia per trarre profitto dai vaccini, riporta EUvsiDisinfo. Secondo le fake news riportate nell'articolo in lingua italiana anche le forze politiche nazionali eviteranno di condurre indagini al fine di mantenere il potere in Italia.

Nell'articolo si sostiene anche che le campagne di vaccinazione condotte dalla Lombardia prima dell'epidemia siano la causa del maggior numero di decessi nel territorio e che i vaccini siano uno stratagemma di 'Big Pharma' per fare profitti. EUvsDisinfo smentisce queste notizie sottolineando che non c'è nessuna prova a sostegno della teoria sull'intenzione delle multinazionali farmaceutiche di impedire eventuali indagini.

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