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2 giugno 2020. Messaggio dell'Ambasciatrice in Belgio

In occasione della festa della Repubblica

L'ambasciatrice Elena Basile

Redazione Ansa

‘’Nel giorno della Festa Nazionale Italiana vorrei rivolgermi alla Comunità italiana come agli amici belgi, per poter celebrare insieme la Festa della Repubblica malgrado le condizioni particolari a cui ci costringe l’emergenza sanitaria’’.

‘’Il 2 giugno del 1946 il popolo italiano è stato chiamato a partecipare al Referendum istituzionale indetto per determinare la forma di stato da dare all’Italia. La maggioranza dei cittadini italiani optò per la Repubblica. Mi piace a questo riguardo ricordare che il 2 giugno 1946 per la prima volta furono chiamate ad esercitare il diritto di voto anche le donne. Da allora tanti progressi sono stati fatti in materia di parità di genere ma la strada è ancora in salita. Come prima Ambasciatrice di Italia in Belgio non posso non essere sensibile a tali tematiche”

“Il secondo aspetto sul quale richiamerei l’attenzione è dato dal lavoro dei Padri Costituenti, che operarono una mirabile sintesi tra i valori e gli ideali delle famiglie politiche che avevano combattuto il fascismo, dai comunisti ai cristiano democratici, dando vita alla costituzione Italiana.
‘’Dovremmo oggi prendere esempio dai padri costituenti. È essenziale infatti pervenire ad una ricomposizione al più alto livello (e non al minimo comun denominatore) delle sensibilità politiche presenti nell’Unione Europea’’.

‘’L’Italia ed il Belgio, Paesi fondatori dell’Europa, sentirono nel dopoguerra la stessa vocazione esistenziale nei confronti del progetto di integrazione europea. L’ancoraggio all’Europa fu essenziale per l’Italia, paese distrutto dalla guerra e che aveva vissuto l’oscura parentesi del fascismo. Il Belgio, campo di battaglia durante le guerre fratricide fra paesi europei, intravide anch’esso nell’Unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa un obiettivo fortemente legato al proprio interesse nazionale. Spaak e De Gasperi sono i protagonisti di una cooperazione in Europa destinata a durare negli anni e che è ancora un punto di riferimento per le diplomazie dei due Paesi.

“La partnership Italo-belga affonda peraltro le sue radici nella storia e nei legami tra l’Italia e la famiglia reale belga. Accanto all’interscambio (33 miliardi di euro nel 2019), alla diffusione del Made in Italy e alle cooperazioni settoriali, è nella presenza della storica comunità italiana (circa 500.000 Italiani tra vecchia e nuova immigrazione) che va individuata la base delle fraternità tra i due popoli e di una sempre maggiore vicinanza tra i due Paesi”.

 

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